Il veterano Marinucci, poi solo volti nuovi

SULMONA. È Luciano Marinucci, ex vicesindaco ed ex assessore della giunta Ranalli, a capeggiare la lista “La Sulmona che vogliamo”, una delle otto della formazione civica che sostiene la candidatura...

SULMONA. È Luciano Marinucci, ex vicesindaco ed ex assessore della giunta Ranalli, a capeggiare la lista “La Sulmona che vogliamo”, una delle otto della formazione civica che sostiene la candidatura a sindaco di Bruno Di Masci. A eccezione del medico, non si rintracciano nella formazione elementi con precedenti esperienze amministrative, anche perché composta da molti giovani. Ma hanno già fatto politica Antonio Di Rienzo e Roberto Spinosa, entrambi ex segretari del circolo cittadino del Pd prima dell’era dell’ex sindaco Peppino Ranalli.

Al centro dei punti programmatici della lista ci sono lo sport e gli eventi, due delle aree che hanno visto impegnato Marinucci nell’ultima legislatura da ex assessore allo Sport e alla Cultura. «La priorità resta per me la realizzazione del manto sintetico al Mezzetti, dove realizzare in futuro le tribune e un’illuminazione adeguata, in modo da avere un secondo stadio che supplisca alla carenza di impianti sportivi in città», interviene il capolista, «poi vorrei che l’orchestra popolare di musica diventasse simbolo della città e per questo bisognerà assegnarle uno spazio adeguato per le prove. Grande attenzione, infine, rivolgiamo ai grandi eventi che ci caratterizzano da sempre come il concorso Caniglia o il premio Capograssi e a quelli che dovranno rappresentarci in futuro, come Ovidio 2017». Oltre a sport ed eventi, la lista si batte per la salvezza del tribunale e del punto nascita, visti i tre medici presenti (Marinucci stesso, Laura Pecilli di 41 anni e Di Rienzo di 59).

Oltre a loro, ci sono liberi professionisti, commercianti, avvocati, fotografi, impiegati e funzionari, ma anche casalinghe e disoccupati. (f.p.)

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