Imu, una stangata da 13 milioni di euro

Ecco quanto versato da 29 Comuni: record di case per turisti a Rivisondoli, Roccaraso e Campo di Giove

SULMONA. Ammonta a quasi 13 milioni di euro l’Imu (Imposta municipale unica) versata da 29 Comuni della Valle Peligna e dell’Alto Sangro. Di questi, 5 milioni 785mila euro resteranno nelle casse dello Stato, oltre 7 milioni rimarranno agli Enti. Con la prima rata di giugno i cittadini del comprensorio - 66.687 i residenti, 27.899 le famiglie - hanno contribuito con un versamento dello 0,13% su scala nazionale. I dati sono stati diffusi dal Centro giuridico del consumatore con sede ad Avezzano, di cui è presidente Augusto Di Bastiano. Il Comune di Sulmona (oltre 25mila residenti e quasi 10mila famiglie) ha contribuito nella misura maggiore, pari al 25,17% del totale: sono stati versati infatti 3.256.526 euro e quasi 2 milioni resteranno nelle disponibilità dell’amministrazione Federico. Seguono poi i Comuni di Roccaraso (11,31%) e Castel di Sangro (9,16%), dove la differenza la fanno le seconde case dei turisti. All’ultimo posto di questa ideale classifica c’è Opi, Comune del Parco nazionale, che ha versato meno dello 0,50%.

ALTRI COMUNI. Il Comune di Pratola Peligna, il secondo per numero di abitanti (7.890) ha versato 778mila euro di Imu, di cui 334mila andranno allo Stato. A Scanno la prima rata dell’Imu è “costata” 564mila euro, a Pescasseroli 897mila euro.

SECONDE CASE. Le località turistiche hanno contribuito in modo incisivo ad alzare la soglia del contributo. Nel rapporto numero di abitanti-Imu versata al primo posto c’è Rivisondoli, con 1.078 seconde abitazioni. Seguono Roccaraso (873 seconde case), Campo di Giove (814), Pescocostanzo (565), Alfedena (437), Rocca Pia (403), Pescasseroli (395), Cocullo (357), Civitella Alfedena (327), Scanno (287) e Villetta Barrea (242). Fra gli ultimi Comuni della Valle Peligna e dell’Alto Sangro, sempre tenendo conto del rapporto numero di abitanti-seconde case, troviamo Sulmona (129), Pettorano sul Gizio (120), Roccacasale (104), Vittorito (103), Pacentro (102), Pratola Peligna (99), Bugnara (96), Introdacqua (89) e Prezza (84) e Raiano (30).

FUTURE SCADENZE. Dopo la prima stangata di giugno, le 27mila famiglie della Valle Peligna e dell’Alto Sangro si dovranno preparare per gli altri due step previsti a settembre e a dicembre. Entro il 17 settembre si dovrà pagare una seconda rata pari al 33% dell'importo calcolato prendendo come base di calcolo le aliquote base, ossia il 4 per mille per la prima casa ed il 7,6 per mille per seconde case, uffici, negozi. Mentre il 17 dicembre scadrà il conguaglio del restante 50 per cento con la maggiorazione delle aliquote stabilita da ciascun Comune, oppure del 33% se si è scelto di suddividere l'imposta in tre rate.

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