In 105 senza lavoro dopo il concorsone

Sono i vincitori che aspettano una chiamata negli ospedali. Il manager Tordera assicura: «Assunzioni entro pochi giorni»

AVEZZANO. Sono 105 quelli senza lavoro che se ne stanno fra coloro che sono sospesi. Hanno superato il concorsone Asl e sono stati inseriti nell’apposita graduatoria degli operatori socio sanitari ma un’occupazione e uno stipendio non ce l’hanno (quattro sono i posti fissi in ballo, gli altri 101 sono a tempo determinato). Allora hanno inviato una lettera al manager della Asl, Rinaldo Tordera, ai dirigenti dell’azienda sanitaria (Maria Teresa Colizza, Marcello Sciarappa e Dino Piccari) e al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, chiedendo chiarimenti.

Il concorsone è quello che si è svolto nel luglio scorso al palaghiaccio di Roccaraso, quando arrivarono 800 candidati da tutta Italia. Dopo la prima prova sono cominciate le polemiche, sfociate in una serie di ricorsi al Tar. Alcuni partecipanti lamentavano una scarsa vigilanza e il mancato intervento nei confronti di quanti facevano uso di telefoni cellulari che si sentivano ripetutamente squillare nell’aula, nonostante il dispositivo di depositarli all’ingresso. Stando alle denunce «era stato anche permesso a diversi concorrenti di allontanarsi dall’aula». E tra le altre anomalie era stato inoltre contestato il fatto che i fogli consegnati, contenenti il questionario con domande a risposte multiple, non recavano il timbro della Asl né alcuna firma. La commissione avrebbe poi consentito di annullare le risposte già date e di apporre un ulteriore segno di croce su un’altra risposta alla stessa domanda. Il Movimento 5 Stelle aveva presentato anche un’interpellanza al presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, in cui si chiedeva di «sospendere la procedura». Il 24 febbraio il Tar ha dichiarato inammissibile un ricorso. E il 12 maggio, sempre i giudici amministrativi, si sono pronunciati sull’istanza cautelare del primo ricorso, respingendo la richiesta di sospensione.

Tutto apposto e via libera alle assunzioni? Neanche per idea. Da qui la protesta degli idonei. «Dietro le proteste c’è l’interesse di pochi» sostengono i firmatari della lettera spedita a Tordera «ma deve prevalere l’interesse degli idonei e, comunque, l’interesse pubblico alla conservazione della procedura concorsuale. Abbiamo conferito agli avvocati Roberto Colagrande e Fausto Corti di rappresentarci in tutti i giudizi e ciò ci ha consentito di intervenire nel giudizio cautelare recentemente definitosi in maniera positiva. Abbiamo studiato e ci siamo impegnati molto per superare le prove concorsuali e quindi crediamo di dover rivendicare il diritto a vedere riconosciuta la nostra posizione di vincitori. Confidiamo che l’azienda accolga questa nostra richiesta consentendoci, finalmente, di poter iniziare a guardare al futuro con maggiore tranquillità nel segno di un impegno lavorativo sempre proteso in favore dei pazienti».

La risposta della Asl è affidata al Centro.

«Nei prossimi giorni si procederà all’assunzione a tempo indeterminato dei 4 vincitori del concorso e, a seguire, all’utilizzo della graduatoria per il conferimento degli incarichi a tempo determinato», sostiene il manager Rinaldo Tordera, «le procedure riguardanti l’assunzione dei vincitori, a tempo indeterminato, e l’attribuzione degli incarichi, a tempo determinato, a chi è inserito nella graduatoria, sono il conseguente sviluppo di quanto stabilito il 12 maggio scorso dal Tar dell’Aquila che ha respinto la richiesta di sospensiva del concorso presentata da uno dei candidati».

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