In vendita l’ex ferrovia della città L’Archeoclub: danno gravissimo

Sono duemila i lotti all’asta, i binari si estendono dalla stazione fino al nucleo industriale L’avvocato Irti lancia un appello: evitare gli errori del passato, acquisire e valorizzare il tracciato

AVEZZANO. Da anni non si sente più sferragliare il trenino che attraversava Avezzano, dalla stazione ferroviaria fino al nucleo industriale. Quei binari abbandonati, nati con l’ex zuccherificio e dove per più di un secolo sono passate le merci, sono stati messi in vendita. Circa 2mila lotti che la Società Rivalutazione Trara srl, di cui è capofila l’imprenditore Ermanno Piccone, vorrebbe far acquistare ai proprietari di terreni o immobili attraversati dalla ferrovia.

È giustificata una simile operazione che non valorizza un’area di risulta tanto importante? È opportuno che il Comune non si muova per comprare e valorizzare l’ex ferrovia? Domanda che il presidente dell’Archeoclub Marsica, l’avvocato Umberto Irti, pone agli amministratori comunali e più in generale alla città di Avezzano.

«Nei giorni scorsi la Società Rivalutazione Trara Srl, proprietaria dell’intero tracciato della vecchia ferrovia dello zuccherificio di Avezzano», sottolinea l’avvocato Irti, «ha offerto in vendita tale area ai proprietari frontisti per essere venuta meno la sua utilizzazione da parte delle industrie locali. Se tale iniziativa dovesse andare a buon fine la nostra città subirebbe un danno gravissimo e irreparabile, perché verrebbe privata della possibilità di destinare il tracciato a fini di pubblico interesse. L’amministrazione cittadina ha già perduto l’occasione unica e irrepetibile di acquisire la proprietà dell’antico opificio industriale, significativo esempio di archeologia industriale, da destinare ad attività culturali e di sviluppo turistico, fallimento particolarmente amaro per l’Archeoclub della Marsica, che aveva faticosamente sollecitato e ottenuto l’imposizione del vincolo con decreto 22 luglio 2000 del ministero dei Beni culturali, al termine di un iter burocratico molto complesso, seguito dall’associazione in tutti i suoi passaggi. Agli errori del passato si deve ora rimediare almeno con l’acquisizione dell’intero tracciato della vecchia ferrovia, che potrebbe rappresentare una spina dorsale di notevole valore, da destinare a spazio verde e pista ciclabile. Questa volta non vi sono giustificazioni plausibili».

«La proprietà dell’intero tracciato deve passare al Comune di Avezzano prima che lo facciano i frontisti», è l’appello del presidente dell’Archeoclub Marsica, «sicuro di rendermi interprete delle legittime aspettative dell’intera cittadinanza, confido anche nella illuminata ragionevolezza della famiglia proprietaria dell’area perché favorisca in ogni modo il raggiungimento di un’equa soluzione. Attendo di conoscere le iniziative assunte in vista di tale irrinunciabile obiettivo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA