Inagibili più di cento case

Gran Guizza, ripresa l'attività

POPOLI. Centotre ordinanze di sgombero immediato da abitazioni inagibili e ieri la prima ordinanza di demolizione di una casa privata in via Ovidio, dichiarata cadente e pericolosa per l’incolumità pubblica. A Popoli, a oltre 50 km dall’epicentro aquilano, i danni sono evidenti. Il comando dei vigili, che adesso ospita parte degli uffici comunali, totalmente inagibili, ha raccolto oltre 750 segnalazioni di famiglie che lamentano la presenza di crepe in casa e problemi alle condutture dell’acqua.

Le continue scosse degli ultimi giorni stanno facendo salire ulteriormente il numero delle segnalazioni e delle richieste di una seconda verifica dei danni. Il municipio risulta tutto inagibile, compresa la parte della biblio-mediateca e della sala conferenze D’Ascanio. Gli uffici si trasferiranno al neo ostello di via Mattatoio.

La sede temporanea, il Coc (Centro operativo comunale), è stato nel frattempo allestito nella struttura dell’ex Grottino in piazza della Libertà. L’acquedotto comunale di san Callisto, che ha riportato vari danni nelle adduttrici, è stato quasi interamente riparato, compresa la condotta forzata. La pioggia di Pasquetta però, ha provocato l’intasamento delle pompe idrovore e l’innalzamento delle acque fluviali. Le pompe sono state comunque nella giornata di ieri prontamente sbloccate con pulizie ed è stata ripristinata la condotta forzata.

Gli uffici postali sono stati dichiarati inagibili e trasferiti nella sede di Bussi. Molte le attività produttive e commerciali colpite. Lo stabilimento di acque minerali della Gran Guizza, ha da ieri mattina ripreso a pieno ritmo la sua attività produttiva e presenta comunque problemi alla palazzina degli uffici amministrativi. Alcuni capannoni nella zona industriale popolese sono stati dichiarati inagibili. Quindici le attività commerciali popolesi situate su corso Gramsci e già sgomberate. Tutte le chiese, tranne Santa Maria della Pace e quella di San Rocco, sono inagibili. Quella con più danni è San Domenico mentre la parrocchia madre di San Francesco presenta numerosi danni nella facciata e nella parte interna.

La torre-orologio in piazza della Libertà è stata messa in sicurezza con tubi per evitare un eventuale crollo. Infine, i ponti sono stati riasfaltati e messi in sicurezza, compreso il ponte sul Calvario che va verso la Statale 5 per Vittorito. I parcheggi cittadini si sono trasformati in dormitori. Quasi tutti i cittadini popolesi hanno scelto l’auto come ricovero per il sonno.

Numerose anche le tendopoli allestite. Una è stata attrezzata al campo sportivo comunale nell’area tenda riscaldata, occupata da oltre 100 brandine, a diposizione dei cittadini con criteri che privilegiano anziani e bambini. Anche via Troilo ospita due tende da 25 posti l’una, allestite dagli scout di Pescara e dalla Protezione civile. Altre nove tende sono a disposizione nei magazzini comunali e verranno montate nel parcheggio della piscina comunale. Alcuni privati si sono messi a disposizione per offrire le case libere e permettere ai cittadini sfollati di sistemarsi temporaneamente. L’associazione nazionale carabinieri Zannella di Terracina Fondi e alcuni cittadini venuti personalmente da Avellino hanno donato diversi beni di consumo, generi alimentari, vestiario, igiene e prodotti per i bambini.

La protezione civile Modavi di Popoli, presieduta da Frediano Cafarelli, ha messo in moto una task force, suddivisa in due squadre: una per i cittadini popolesi, l’altra per i terremotati della zona aquilana. L’associazione dei lavoratori delle Acli «Seguimi» ha avviato una raccolta di abiti, cibo per i bambini, e prodotti per l’igiene intima, che vengono raccolti nella sede di via Boschetto e trasportati alla Caritas di Pettino, che li smista nei vari campi degli sfollati.