Sara Sforza, la 23enne di Aielli morta nell'incidente causato da un ubriaco alla guida, già espulso dal territorio italiano

L'AQUILA

Incidente Marsica: "Stato risarcisca famiglia della 23enne morta"

Osservatorio nazionale Sostegno vittime chiede intervento pubblico nei casi di crimini commessi da stranieri espulsi dal territorio nazionale

L'AQUILA. «In caso di gravi crimini commessi da stranieri con decreto di espulsione emesso e non eseguito, lo Stato dovrebbe concorrere a risarcire i danni alla vittima».

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Così l'avvocato Elisabetta Aldrovandi e Chiara Mancinelli, rispettivamente presidente e referente provinciale dell'Aquila dell'Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime, in merito alla vicenda della giovane donna deceduta ad Aielli (L'Aquila) a seguito di un incidente stradale per il quale è indagato per omicidio stradale un marocchino trovato positivo ad alcool e droga e già destinatario di un decreto di espulsione, contro il quale è stato presentato ricorso in Cassazione. «In casi simili, come nei casi di reati gravi commessi da stranieri espulsi sulla carta ma non nei fatti, lo Stato dovrebbe concorrere a risarcire i danni alla vittima o ai suoi familiari. Se lo Stato rispettasse le regole che esso stesso si dà, chi è colpito da decreto di espulsione dovrebbe essere mandato fuori dai confini nazionali, senza possibilità di delinquere, almeno nel nostro territorio. Se le leggi valgono per noi, a maggior ragione devono valere per chi le emana» aggiungono Aldrovandi e Mancinelli, quest'ultima consigliere comunale dell'Aquila di Forza Italia e presidente della terza commissione politiche sociali, culturali e formative.