Inferno in A-24, scatta l’ora dei ricorsi

Cittadinanzattiva: «Siamo pronti a un’azione collettiva per chiedere i danni»

L’AQUILA. Dopo la notte infernale in A-24 il popolo dei viaggiatori passa all’attacco e fioccano le iniziative giudiziarie. Intanto Cittadinanzattiva ha deciso di promuovere un’azione collettiva (class action) per far ottenere ai malcapitati il risarcimento dei danni. Ma non è la sola iniziativa visto che anche Federconsumatori è sulla stessa linea. Nel frattempo ci sono duri interventi di amministratori pubblici contro la Strada dei Parchi e c’è chi invoca la revoca della concessione.

I RICORSI.
Tra i primi a muoversi, per l’appunto, Cittadinanzattiva, su iniziativa del coordinatore territoriale di Teramo, Vincenzo Di Benedetto. In una nota inviata per conoscenza anche al prefetto dell’Aquila, Di Benedetto, dopo avere riassunto tutti i disagi patiti dagli utenti a cominciare dalla scarsa informazione, tiene a precisare che ci sono state persone rimaste per ore senza cibo e assistenza sanitaria. Chi volesse aderire all’iniziativa può farlo telefonando ai seguenti numeri di telefono: 0861.250425; oppure 393.9780637 o 347.2111247.

«L’odissea vissuta dai tanti passeggeri rimasti bloccati in A-24» dichiara Vanna Pizzi (Federconsumatori L’Aquila) «spinge la nostra associazione a valutare un ricorso alla procura». «Inoltre il pagamento del pedaggio per un autostrada di montagna non è compatibile con la paralisi del traffico a causa della neve» ha dichiarato Bruno Giansante della Federconsumatori di Chieti.

I POLITICI.
Ci sono delle prese di posizioni di politici abruzzesi con richieste drastiche. «Sono tra i pochi fortunati che sono riusciti a percorre l’autostrada tra L’Aquila e Teramo, pur con notevoli rischi», afferma il consigliere regionale del Pdl Riccardo Chiavaroli e «sono testimone dell’incapacità e persino del comportamento di vero e proprio attentato all’incolumità pubblica derivato dalla inadeguatezza dei vertici chiamati a gestire l’emergenza neve sulla autostrade A/24 e A/25». «L’assenza di qualsivoglia intervento di prevenzione prima e di intervento di assitenza ai viaggiatori poi, è di gravità inaudita» conclude Chiavaroli «per questo esprimo il mio incondizionato plauso per l’azione del Prefetto dell’Aquila Franco Gabrielli che ha avviato una istruttoria da porre al vaglio della magistratura.

Occorre valutare la possibilità di procedere alla revoca della concessione degli attuali gestori, per manifesta incapacità e per i comportamenti dolosi a danno dei cittadini». Un’interpellanza per sapere quali iniziative la giunta regionale intenda assumere nei confronti del governo e della società di gestione delle tratte A/24 e A/25 è stata presentata dal consigliere Antonio Saia (Pdci). Per Saia «gli avvenimenti sono ancora più gravi se si considera che la perturbazione che ha causato i disagi era stata già annunciata e che essa andava ad interessare l’area già danneggiata dal sisma del 6 aprile 2009 il che avrebbe richiesto maggiore impegno ed interventi aggiuntivi. Tutto ciò ha evidenziato che questa autostrada presenta gravi lacune e inadempienze malgrado applichi elevati pedaggi».

STRADA DEI PARCHI.
Ieri le cose sono andate meglio e il prefetto dell’Aquila lo ha voluto precisare. Lo stesso dottor Gabrielli ha giudicato «immorali» le negligenze di quegli automobilisti o conducenti di mezzi pesanti che viaggiano senza gomme antineve o catene. Alcuni pendolari, comunque, hanno ieri protestato per la chiusura temporanea dell’A-24.
«Tutti possono fare ricorsi» dice Igino Lai, in rappresentanza della Strada dei Parchi, relativamente alla catasta di accuse mosse da più fronti, «noi siamo sereni e per qualunque nostro comportamento in futuro ci atterremo a quanto verrà disposto dall’Anas, società concedente del servizio, al termine della istruttoria avviata. Tengo a ricordare che abbiamo assicurato la circolazione sulle autostrade subito dopo il sisma e questo non mi sembra poco. Mi dispiace per chi ieri ha patito dei ritardi, ma le gestione di un’autostrada non è fatta a casaccio e ci sono procedure precise da rispettare».

INFORMAZIONI.
Intanto la Strada dei parchi ha affidato a una società il compito di informare i mezzi di comunicazione. E nel giro di poche ore sono stati diramati ben 4 comunicati stampa.

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