Intossicate a pranzo 14 persone

Ricoverate in ospedale dopo aver mangiato in un ristorante

SULMONA. Si sono sentiti male nel ristorante dove stavano festeggiando il primo diplomato della famiglia. Quattordici persone di Sulmona, tutte di origini rom, sono state ricoverate al pronto soccorso per un'intossicazione. Ora stanno meglio ma gli accertamenti medici proseguono. Sulla vicenda è intervenuto il settore alimenti della Asl, che dopo aver chiuso il ristorante vuole accertare le cause dell'intossicazione collettiva ed eventuali responsabilità.

I vigili sanitari hanno avviato una serie di analisi sugli alimenti consumati nel pranzo e nel giro di due giorni dovrebbero fare piena luce sull'accaduto. L'episodio si è verificato domenica scorsa in un ristorante della zona dove quaranta persone di etnia rom, residenti da una vita a Sulmona, si sono riunite per festeggiare il primo geometra della famiglia. Tutti insieme davanti a un ricco menù: antipasto di salumi e formaggi, fettuccine ai funghi e al tartufo, ravioli e arrosto misto. Per chiudere, torta e pasticcini. Stavano servendo il caffè quando i primi commensali hanno cominciato ad avvertire nausee e conati di vomito con l'esigenza impellente di andare al bagno.

«All'inizio sembrava una semplice indisposizione», racconta il papà del festeggiato, «poi quando il fenomeno si è allargato a una decina di persone abbiamo capito che si trattava di un'intossicazione e abbiamo raggiunto l'ospedale». Immediatamente, è scattato l'allarme con i vigili sanitari della Asl, che hanno raggiunto il ristorante per sigillare cucina e frigorifero ed effettuare i necessari prelievi del cibo e degli alimenti che erano stati consumati a pranzo. In tutto, sono state 14 le persone ricoverate in ospedale e sottoposte a terapia con flebo e altri medicinali: alcune sono state dimesse dopo qualche ora, altre il pomeriggio di lunedì.

Tre le ipotesi sulle quali stanno lavorando i vigili della Asl: manipolazione degli alimenti durante la preparazione del cibo; prodotti avariati già confezionati come formaggio o insaccati e infine i dolci che i clienti si sarebbero portati dietro dopo averli acquistati in una pasticceria della zona. In attesa dei risultati degli esami l'esercizio è stato chiuso. In questo periodo dovranno essere eseguite dal ristoratore alcune prescrizioni quindi il locale potrà riaprire. A presenziare i controlli sono intervenuti i carabinieri.

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