L’Ail celebra vent’anni di attività
Cerimonia all’Emiciclo, l’occasione per fare il punto sui progressi della ricerca
L’AQUILA. L’Ail (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma) ha celebrato i venti anni di attività nella sala Ipogea all’Emiciclo. Il filo conduttore della serata è stato “Sempre accanto al malato ematologico”. L’iniziativa ha avuto due momenti. Il primo caratterizzato dai saluti istituzionali e dalla relazione della presidente Alba Agostinelli, che ha presentato il consiglio direttivo e ha ringraziato i volontari «fondamentali e preziosi» nelle attività che vengono messe in campo. Sono intervenuti il rettore Edoardo Alesse, Fabio Frullo in rappresentanza del Comune dell’Aquila, Federico Izzi, che ha portato il saluto del prefetto Giancarlo Di Vincenzo, il senatore Guido Quintino Liris. Tra i presenti l’ex prefetto dell’Aquila Francesco Alecci, amico di lunga data dell’Ail, che ha ricordato la sua esperienza nel capoluogo regionale, il suo legame che non si è mai spezzato con la città dove torna spesso e «molto volentieri», la capacità degli aquilani di reagire alla drammatica esperienza del terremoto, la constatazione dei continui progressi verso la completa rinascita. La presidente Alba Agostinelli, più che una semplice elencazione delle cose fatte, ha tenuto una vera e propria lezione su solidarietà, umanità e vicinanza alle persone in difficoltà raccontando anche vicende che hanno visto l’Ail in prima fila a servizio dei malati. Nella seconda parte dell’iniziativa c’è stata una tavola rotonda moderata dal professor Alessandro Grimaldi, direttore del Dipartimento di medicina e di unità operativa complessa (Uoc) malattie infettive della Asl e neo presidente dell’Ordine dei medici. Hanno partecipato il professor Mauro Di Ianni, direttore Uoc di Ematologia dell’ospedale di Pescara; Maria Paola Nanni Costa direttrice Uosd di ematologia dell’ospedale dell’Aquila; il professor Marco Vignetti presidente della Fondazione Gimema “Franco Mandelli Onlus”. È stato fatto il punto sui progressi della ricerca nella lotta alle malattie del sangue, sulle strutture a disposizione dei pazienti, sulle prospettive di cura. Grimaldi ha sottolineato la necessità di «preservare il sistema sanitario nazionale che garantisce le cure per tutti, anche quelle più costose». E ancora, l’attenzione «all’ottimizzazione delle risorse pubbliche per la sanità» e l’importanza di «agire in una logica di rete» tra gli ospedali del territorio». È ha annunciato il potenziamento dell’oncologia nell’area peligna. (g.p.)
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