L’Aquila, Blundo: impignorabili i fondi della ricostruzione

2 Maggio 2014

Per la senatrice grillina: non è accettabile che si sia consentito il pignoramento dei soldi destinati alla ricostruzione privata e ancor più scandaloso è che si renda il pignoramento giustificabile a causa di situazioni debitorie fra imprese

L’AQUILA. «Esprimo piena soddisfazione per l'accoglimento, in sede di approvazione del Decreto Legge Enti Locali, del mio ordine del giorno che impegna il Governo a garantire l'impignorabilità dei fondi destinati alla ricostruzione privata post terremoto a L'Aquila». Lo afferma in una nota la senatrice del M5S Enza Blundo. «Non è accettabile», prosegue la nota, «che si sia consentito il pignoramento dei soldi destinati alla ricostruzione privata e ancor più scandaloso è che si renda il pignoramento giustificabile a causa di situazioni debitorie fra imprese, che sono direttamente riconducibili alla mancata riscossione dei propri crediti dalla Pubblica Amministrazione. Il Sottosegretario alle Finanze Giovanni Legnini, nel confermare parere favorevole del Governo, ha comunicato l'intenzione di predisporre una proposta di legge. L'Aquila vive anche questo. Dopo 5 anni occorre ancora dare indicazione al Governo per mettere ordine nella sovrapposizione di numerose ordinanze, inefficaci e a volte contraddittorie».

«Sono dell'avviso che l'ordinanza n. 3881 emanata nel 2010 e di cui ci si è già avvalsi per il recupero di situazioni di importante valore storico-artistico nella nostra città, sia il riferimento più idoneo per evitare l'eccesso di subappalti e per semplificare e velocizzare la ricostruzione, ostacolata dalla presenza di successive normative farraginose e poco mirate. L'adozione di un Testo Unico per raggruppare tutte le ordinanze relative alla fase di ricostruzione era tra le istanze da me sollevate, che il governo si impegnò a valutare sin dallo scorso anno - conclude la Blundo - L'accoglimento di questo nuovo Ordine del Giorno testimonia ancora una volta la lungimiranza e l'impegno del M5S e mi auguro che in questa occasione si passi rapidamente dalle parole ai fatti, realizzando il necessario e relativo intervento normativo a cui continueremo a contribuire, sempre in ascolto delle richieste dei cittadini onesti e del bene collettivo».

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