La chiusura della Porta Santa (foto di Raniero Pizzi)

PERDONANZA

L'Aquila: chiusa la Porta Santa, oggi il concerto per Morricone / VIDEO

Edizione storica del Giubileo per il covid e con il fregio dell'Unesco. Il cardinale Petrocchi: "Ce l'abbiamo fatta". Alle 21,30 si accendono i riflettori sul Teatro del Perdono per l'ultimo evento

L'AQUILA. Calato il sipario, con la chiusura della Porta Santa, sulla 726ª Perdonanza celestiniana _ la prima con il fregio dell'Unesco _ che, come ha sottolineato il cardinale Petrocchi, è destinata a passare alla storia come quella del terremoto del 2009, si accendono questa sera (ore 21,30) i riflettori sul Teatro del Perdono per l'ultimo dei grandi eventi con il concerto denominato “L’Aquila per Ennio Morricone”.

Con il concerto “Morricone dirige Morricone” L’Aquila, quest’anno, omaggia «l’indimenticabile opera del compositore recentemente scomparso», premio Oscar e cittadino onorario. La serata viene introdotta per l’occasione dalla giornalista del Tg1 Emma D’Aquino. Il costo del biglietto varia tra 20 e 10 euro (sono gratuiti, ma comunque è necessario procedere alla prenotazione on line, i posti per i disabili).

Ieri poco dopo le 19, alla fine della cerimonia religiosa preludio alla chiusura della Porta Santa di Collemaggio, il cardinale arcivescovo Giuseppe Petrocchi dal palco ha lanciato un grido liberatorio: «Ce l’abbiamo fatta». E un lungo applauso si è levato dal piazzale.

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L'Aquila, si chiude la Porta Santa. E la Bolla può rientrare
Ultimi atti della Perdonanza: la celebrazione religiosa e la sfilata per le vie cittadine (video di Raniero Pizzi)

Alle 19,26 il sindaco Biondi e l'alto prelato l'hanno chiusa spingendo ognuno un’anta. Il primo cittadino è poi salito sul torrione a destra della facciata della basilica e ha spento il fuoco che ardeva dal 23 agosto sera quando era stato acceso con la fiaccola partita dall’eremo del Morrone, eremo nel quale Celestino V, nel luglio del 1294, ricevette la notizia della sua nomina a Pontefice.

Quella del 2020 è una Perdonanza storica non solo per il Covid, ma anche perché è stata la prima con il “timbro” Unesco che a fine 2019 l’ha dichiarata Patrimonio immateriale dell’umanità. Alla Messa di chiusura hanno assistito circa in 500 (ieri non c’era bisogno di braccialetti) ma sono state migliaia quelle che per tutto il giorno sono entrate attraverso la Porta Santa per lucrare, pentiti e confessati, l’indulgenza plenaria.

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