L'Aquila, diecimila al corteo Cigl

Tamburi e slogan per ricordare le principali vertenze regionali, dalla sanità alla crisi industriale. Ma anche il silenzio davanti alla casa dello studente e nella zona rossa

L'AQUILA. Le bandiere rosse, le vecchie canzoni da battaglia, da Guccini a Rino Gaetano, senza disdegnare i Sex Pistols e poi le trombette e le percussioni sulle batterie di latta che si fermano solo davanti alla Casa dello Studente. Oltre 10mila lavoratori hanno aderito alla mobilitazione regionale, organizzata dalla Cgil Abruzzo che ha chiamato a raccolta lavoratori del settore pubblico e privato, di ogni comparto produttivo. Un corteo che è partito dalla Stazione ferroviaria, sede del sindacato, per raggiungere e attraversare la zona rossa, passando per via XX Settembre.

Tamburi e slogan che ricordano le principali vertenze regionali, dalla sanità alla crisi industriale e tutto il comparto metalmeccanico. In corteo anche una delegazione da Pomigliano d'arco. Tante le bandiere della Fiom ad accompagnare il segretario generale, Maurizio Landini, "La situazione all'Aquila è delicata", spiega, denunciando ritardi nella ricostruzione e nel ripristino del sistema economico. "Del resto", prosegue, "siamo in un momento delicato in cui un Paese come il nostro, in questo momento di crisi, si ritrova senza ministro allo Sviluppo economico".
© RIPRODUZIONE RISERVATA