L'Aquila, fra tre mesi via al cantiere del Central park

Il Comune cerca il direttore dei lavori del megaprogetto da 18 milioni di euro. A piazza d’Armi auditorium con parcheggio, area giochi, zona sportiva e verde

L’AQUILA. Senza intoppi burocratici e senza ricorsi, che quando si tratta di opere pubbliche sono sempre dietro l’angolo, partiranno fra tre mesi i lavori per la realizzazione del Parco urbano di piazza d’Armi, per concludersi nell’arco di due o tre anni. Manca l’ultimo tassello, cioè l’individuazione del direttore dei lavori del megaprogetto che prevede, con un intervento che supera i 18 milioni, la costruzione, su una superficie di 100mila quadrati, di un auditorium di 900 posti con parcheggio interrato, un’area giochi, un’area sportiva e una grande piazza: il tutto circondato da spazi verdi.

Il Comune, con la procedura curata dal responsabile unico del procedimento Giuseppe Galassi, ha indetto il bando per l’affidamento dei servizi di ingegneria, direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dell’intervento. Un incarico importante, il cui importo è di oltre un milione: il termine per la presentazione delle offerte è il 10 aprile. «Il bando per individuare il professionista che andrà a dirigere i lavori», spiega il direttore dei dipartimento Ricostruzione Vittorio Fabrizi, «è l’ultimo atto prima della partenza del cantiere. Abbiamo espletato la gara per l’incarico del servizio di validazione, l’impresa che si è aggiudicata l’appalto ha predisposto il progetto esecutivo, che adesso sarà sottoposto a verifica, anche da parte del Genio civile. Nel frattempo, si affiderà la direzione dei lavori. Se non ci saranno intoppi di natura burocratici, o eventuali ricorsi che spesso rallentano le procedure, tempo tre mesi e si potrà partire con gli interventi. Siamo soddisfatti», sottolinea l’ingegnere Fabrizi, «perché si tratta di un’opera prestigiosa, che porterà non solo al recupero dell’area di piazza d’Armi, ma anche a valorizzare uno degli ingressi della città».

Il contratto con l’impresa aggiudicatrice dell’appalto, la Rialto Costruzioni, è stato sottoscritto a giugno 2016. Per redigere il progetto esecutivo, ora pronto, si è avvalsa di due società, la Promedia di Teramo e la Società Italiana Servizi di Chieti. Frutto del primo concorso internazionale di progettazione post-sisma bandito dal Comune per un importo a base d'asta di 18 milioni e 600mila euro, il Parco urbano è uno dei progetti strategici di rigenerazione urbana previsti nel Piano di ricostruzione ed è stato finanziato con i proventi della Legge mancia, dalla raccolta fondi della comunità degli italiani in Australia e dal governo australiano e dal ministero Infrastrutture e trasporti con il bando del Piano Città. I giovani progettisti di Modostudio, vincitori del concorso internazionale, hanno collaborato nella stesura del progetto definitivo, consegnato nel 2014, con l’artista spagnolo Cova Rìos.

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