L'Aquila, il bullo non perde il vizio: botte a scuola e alla Villa

Pugno in faccia a un coetaneo, il minorenne è sotto accusa per altri due episodi. Il ragazzo ferito non aveva presentato la denuncia per paura di ritorsioni

L’AQUILA. Sferra un cazzotto a un ragazzo e gli fracassa la mascella. Poi si defila e, visto che il giovane picchiato non aveva nemmeno presentato la denuncia, forse per paura di ritorsioni, poteva farla franca.

Il responsabile, un 17enne aquilano, una sorta di bullo seriale, individuato e denunciato solo perché il referto, con la prognosi di 30 giorni, è stato inviato d’ufficio dall’ospedale alla squadra Mobile che ha avviato le indagini. Diversamente, di questo gravissimo episodio non si sarebbe saputo nulla. Un atteggiamento remissivo che testimonia quanta paura ci sia in città a fronte di questi episodi di gioventù violenta che prima del sisma erano quasi sconosciuti.

La squadra Mobile, dunque, ha segnalato alla Procura minorile un 17enne (tra poco maggiorenne), già indagato per episodi simili. Teatro dell’aggressione il centro storico, e, in particolare, piazza Nove Martiri.

Questa la ricostruzione dei fatti secondo la polizia. Due giovani, di diverse comitive, nella confusione si sono casualmente scontrati spalla contro spalla. Uno dei due, il bullo, visibilmente adirato, come confermeranno i testimoni presenti sulla scena, ha cercato lo scontro verbale con l’altro giovane, il quale gli ha fatto capire non avere intenzione di litigare, per cui si è voltato verso i propri amici.

Poco dopo i gruppi si sono spostati pur restando in centro. Il giovane aggredito poco prima verbalmente ha visto il bullo che stava animatamente discutendo con un suo amico e si è intromesso tra i due, tentando di separarli, ma è stato allontanato dagli altri componenti della comitiva. Poi, però, il bullo ha raggiunto il ragazzo e gli ha sferrato un pugno in faccia.

Il giovane è caduto a terra e ha perso conoscenza per qualche minuto mentre l’aggressore, con i propri amici, si è dileguato. Il giovane ferito è stato poi accompagnato in ospedale dove è stato ricoverato per trauma facciale con fratture multiple della mascella sinistra.

Nonostante l’assenza di denunce la polizia ha avviato le indagini. Questo dopo avere appreso dell’episodio proprio dal referto medico ospedaliero sul quale era scritto che un minorenne, ricoverato in chirurgia maxillo-facciale, aveva riportato una prognosi di trenta giorni «per varie fratture alla mascella sinistra, procurate da percosse».

Sono state così avviate indagini che hanno consentito agli investigatori di ricostruire quanto accaduto e identificare l’aggressore denunciandolo per lesioni personali.

Il giovane aquilano non è nuovo a episodi di tal genere, essendo stato già identificato per atti di bullismo compiuti sia all’interno di una scuola sia nei pressi della Villa comunale.

©RIPRODUZIONE RISERVATA