L'Aquila, ricostruzione della questuraEcco i nove indagati per l'appalto

Presunte irregolarità nell'affidamento dei lavori di ricostruzione e costi passati da 3 a 18 milioni: nove tra tecnici e dirigenti del provveditorato interregionale alle Opere pubbliche indagati per abuso d'ufficio

L'AQUILA. La procura della Repubblica dell'Aquila ha emesso nove avvisi di garanzia per l'ipotesi di reato di abuso d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta su presunte irregolarità nell'affidamento dei lavori di ricostruzione della questura del capoluogo. Sotto accusa nove tra tecnici e dirigenti del provveditorato interregionale alle Opere pubbliche Lazio-Abruzzo-Sardegna, che ha la competenza sulla ristrutturazione dell'immobile, tra cui l'ex provveditore, e poi esponenti del comitato tecnico amministrativo misto che dà il parere sulla procedura prima di indire la gara, infine una ditta romana.

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I nove indagati sono: Giuliano Genitti, responsabile del procedimento, Lorenzo De Feo, direttore dei lavori e Giovanni Guglielmi, ex provveditore regionale alle opere pubbliche. Indagati anche coloro che, insieme a Guglielmi, facevano parte Comitato tecnico amministrativo che dette parere favorevole all'appalto: Maria Lucia Conti, Sabino Di Bartolomeo, Massimo Lombardi, Roberto Tartaro e Carlo Clementi.

L'inchiesta, portata avanti dalla Finanza, è scattata per via di un fortissimo innalzamento, da 3 a 18 milioni, dei costi di ristrutturazione dell'edificio. Di questa anomalia si interessò anche la locale sezione della corte dei conti che indusse il Provveditorato alle opere pubbliche a bandire un nuovo appalto. Il provveditorato ale opere pubbliche che nel frattempo aevva cambiato responsabile, pur ribadendo la necessità delle procedure in deroga, decise di ritirare il provvedimento per indire una nuova gara di appalto per i quattro lotti con previsione di fine lavori per il 15 settembre 2012.

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