L'Aquila, topi negli archivi del palazzo di giustizia

I dipendenti: "Ci mancavano anche i ratti, qui i disagi sono davvero tanti". Il Comune avvisato dagli stessi addetti ha già effettuato un sopralluogo

L’AQUILA. La presenza di topi in alcuni locali del palazzo di giustizia provvisorio di Bazzano accresce non poco il malanimo dei dipendenti che ci lavorano visto che quella fastidiosa presenza si aggiunge ad altre problematiche ormai annose.

La novità, dunque, è la presenza acclarata dei ratti che sono stati visti in alcuni locali destinati ad archivio di Procura e tribunale. Un dipendente degli uffici giudiziari li ha notati e, improvvisandosi esperto di derattizzazione, li ha in qualche modo catturati e neutralizzati. E meno male che i fascicoli del processo ai componenti della commissione Grandi Rischi siano stati già da tempo trasferiti in Corte di appello altrimenti anche quella importante documentazione cartacea sarebbe rimasta esposta all’ingordigia dei voraci roditori.

I dipendenti del tribunale hanno avvertito il Comune che, secondo quanto si è appreso, ha avviato i primi accorgimenti per evitare che il fenomeno assuma dimensioni intollerabili.

Sale la protesta da parte dei diretti interessati. «In questi uffici», dicono alcuni dipendenti che si fanno portavoce di tutti, «si sta male per una serie di problemi, alcuni dei quali già noti. Ma la presenza dei topi è davvero troppo. Oltre un anno fa avevano messo delle esche ma da allora nessuno si è mai più interessato del problema e ci ritroviamo anche i topi, un problema che non era mai sorto, almeno negli ultimi decenni, nemmeno nel vecchio palazzo di giustizia ora chiuso per lavori di restauro». «Qui», aggiungono, «si lavora male anche per via degli spazi stretti, le aule troppo piccole, e per il fatto che spesso, con il maltempo, si devono fare dei lunghi percorsi all’aperto con i fascicoli in mano. E poi sulle nostre teste ci sono troppe antenne». Anche se, va detto, due perizie hanno escluso la connessione tra i malesseri di alcuni dipendenti e la presenza di quei tralicci. Non ci sarebbe pertanto un inquinamento elettromagnetico.

Tali proteste, che seguono altre fatte nei mesi scorsi, dovrebbero, secondo i dipendenti degli uffici di Bazzano (dove ci sono Procura, tribunale, sorveglianza, polizia giudiziaria e Unep, oltre alla sede dell’Ordine degli avvocati), stimolare il Comune a fare il possibile per riattivare al più presto il palazzo di via XX Settembre dove, terminata la ristrutturazione, si farà a gara per potervi tornare. Si ipotizza che nel gennaio 2014 il parziale rientro potrebbe esserci in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.

Ma tutto è ancora da definire in seguito al fatto che la parte del fabbricato in fase di completamento è sprovvista delle centraline dei servizi che si trovano, invece, in quei nuovi manufatti che saranno pronti, se tutto va bene, tra un paio di anni.

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