L'Aquila: un chilo di cocaina in casa del parrucchiere 

Arrestato Gianluca Castellani: la sostanza era nella cucina. Sequestrata anche una pistola ad aria compressa

L’AQUILA. Il blitz della polizia che ha permesso di sottrarre un chilo di cocaina dal mercato dello spaccio ha portato all’arresto di un insospettabile. In carcere è finito un noto parrucchiere aquilano, Gianluca Castellani, 56 anni, socio di un salone in città, ovviamente estraneo ai fatti.
L’incursione nella sua abitazione di Pettino c’è stata l’altra notte quando, intorno alle 2, gli investigatori, coordinati da Dario De Angelis, hanno bussato alla porta cogliendo di sorpresa chi non si aspettava certo questa visita in un orario davvero poco usuale.
L’arresto è stato fatto dalla seconda sezione criminalità diffusa della Mobile nell’ambito di un’indagine avviata solo pochi giorni prima. Al punto che non ci sarebbero intercettazioni. Di certo i poliziotti, negli ultimi giorni, avevano fiutato qualcosa di strano nei sui riguardi e, pertanto, avevano avviato un servizio di appostamento per controllarne le mosse.
Questo ha consentito loro di ritenere che l’appartamento fosse il luogo dove la droga era custodita.
Poi è scattata la perquisizione che ha permesso di trovare un quantitativo di droga maggiore rispetto a quella ipotizzata.


Nel corso del sopralluogo effettuato nell’abitazione del sospettato è stato ritrovato nascosto, nelle cavità dei mobili della cucina, un chilogrammo di cocaina, suddivisa in 20 involucri, di circa 50 grammi ciascuno, un ingente quantitativo di sostanza da taglio, 2 bilancini di precisione, il materiale per il confezionamento delle bustine per lo spaccio e un’arma ad aria compressa priva del tappo rosso pure previsto dalla legge. Al termine della perquisizione, durata un paio di ore, d’intesa con il sostituto procuratore della Repubblica David Mancini, si è deciso di rinchiudere nel carcere delle Costarelle il sospettato in attesa della convalida del fermo di polizia giudiziaria che si terrà probabilmente domani. Occasione nella quale il parrucchiere, assistito dall’avvocato Fabrizio Giancarli, potrà raccontare la sua verità. L’avvocato, comunque, esclude che il suo assistito sia uno spacciatore.
Di certo l’ingente quantitativo sequestrato, una volta immesso sul mercato aquilano, avrebbe fruttato diverse decine di migliaia di euro.
Castellani è incensurato e non può nemmeno escludersi che la droga non fosse sua, ma che egli ne fosse solo il custode occasionale. Se questo fosse vero ci potrebbe essere nelle indagini una svolta ulteriore. Le indagini della polizia, comunque, non sono finite e, di certo, ci sono altre posizioni al vaglio. Anche per capire da dove la cocaina sia arrivata e quali avrebbero potuto essere i destinatari. In città le operazioni antidroga sono sempre più frequenti ed è l’amara prova che il consumo è altissimo. Infatti, un chilo di cocaina purissima, del valore di 100mila euro nella vendita al dettaglio, fu sequestrato nel maggio scorso.
Tali quantitativi di cocaina mai erano stati sequestrati in città prima d’ora. Nel maggio scorso, dunque, la squadra Mobile ha fermato due stranieri sorpresi mentre stavano dissotterrando la droga. Si tratta di Selmanj Tahir, di 49 anni, macedone, e Selija Adi albanese, di 30 anni. Questo connubio macedone-albanese è seguito dalla polizia con attenzione e questi ingenti sequestri impongono un altro approccio: se L’Aquila era solo luogo di smercio ora, forse, lo è anche di stoccaggio.
E non è detto che dietro a quest’ultimo sequestro ci possa essere qualche straniero visto che, a detta della polizia, la criminalità straniera si sta sostituendo a quella locale nella gestione dello spaccio. Questo anche perché in quel contesto è più facile trovare manovalanza che non ha nulla da perdere.
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