L'AQUILA

L'assistente spirituale del boss: «Sono sicuro, Cutolo è in Paradiso» 

Il canonico D’Ascenzo: «Siamo diventati amici in carcere a Preturo, mi ha raccontato di tutto: solo Dio conosce e può giudicare»

L’AQUILA. «È ritornato al padre Raffaele Cutolo. Io sono certo che sia in Paradiso». Parola di don Renzo D’Ascenzo (nella foto in basso). Lo stimato sacerdote, parroco della cattedrale (da ricostruire), canonico penitenziere dell’amplissimo capitolo metropolitano, è stato per 7 anni confessore e assistente spirituale del boss di camorra, morto il 17 febbraio, ai tempi della detenzione nel carcere di Preturo. Le sue frasi, cui seguono decine di commenti, non tutti negativi, fanno discutere. E dividono.

«Lì», spiega don Renzo, che ha voluto condividere la sua “omelia” sulla misericordia divina su Facebook, «ho stretto un’intensa amicizia con Raffaele Cutolo. Viveva nella cella più umida e buia. Mi diceva Raffaele “la mafia vera è nel palazzo dei politici”. E mi ha raccontato di tutto. Storie innominabili, vergognose.  Processioni di politici imploravano San Raffaele di provvedere ai voti. Cantanti, attori, ecc. Tutti da lui per essere raccomandati. Circa 800 camorristi costituivano la sua squadra personale. Una vera autorità».
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