L’indagato Fontana porta le carte al pm

L’architetto sospettato di corruzione lascia l’incarico di coordinatore e chiede di essere sentito sui piani di ricostruzione
L’AQUILA. Il memoriale di Fontana. L’architetto sospettato di corruzione lascia ufficialmente e formalmente l’incarico dal quale si era già dimesso almeno un paio di volte ma prima fa un passaggio negli uffici della procura.
L’ADDIO. Attraverso il suo avvocato, il commissario dell’Ater Piergiorgio Merli, ha fatto pervenire sulla scrivania del sostituto procuratore della Repubblica Antonietta Picardi una relazione sulle procedure di analisi dei piani di ricostruzione dei Comuni di Barete, Barisciano, Ocre e della frazione aquilana di Tempera. Contestualmente, cosa anche questa che ha fatto un paio di volte, chiederà di essere sentito dal magistrato per raccontare tutto quello che sa sulle consulenze e su Ecosfera, società da tempo nel mirino degli investigatori e della quale il suo strettissimo collaboratore Enrico Nigris, anch’egli architetto e ugualmente indagato, è stato già presidente e amministratore delegato. Fontana intende ripercorrere tutti i passaggi e ribadire che non ha «mai assegnato incarichi in materia di piani di ricostruzione e di progetti di riparazione degli edifici danneggiati dal sisma» né come capo della struttura tecnica di missione né come coordinatore dell’Ufficio della ricostruzione «in quanto non rientranti nelle rispettive competenze». Fontana riferirà al magistrato anche gli esiti dell’indagine interna da lui avviata dopo aver avuto notizia dell’inchiesta Caligola-bis portata avanti dal pm Picardi.
CHIODI. Fontana, in una nota diffusa dal suo ufficio, fa sapere di aver consegnato al commissario delegato per la ricostruzione Gianni Chiodi la relazione al parlamento conclusiva dell’attività dell’Ufficio coordinamento della ricostruzione al 30 giugno 2012. Si tratta di 158 pagine di resoconto dell’attività svolta. A questo si aggiunge un memoriale meno voluminoso. Si tratta di una cinquantina di pagine nelle quali l’architetto che da tre anni ha in mano il pallino della ricostruzione ripercorre in maniera più dettagliata e analitica le vicende che sono entrate a forza nell’inchiesta della magistratura.
CONSULENZE D’ORO. In particolare, l’accusa sta esaminando la parcella da 75mila euro che il Comune di Barete ha liquidato all’altro architetto indagato, il teramano di Corropoli Marco D’Annuntiis, sotto forma di consulenza per la redazione del piano di ricostruzione del piccolo centro dell’Alta Valle dell’Aterno. Da oggi l’architetto Fontana è formalmente in ferie, o meglio in «congedo ordinario fino a conclusione del periodo di preavviso».
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