La Asl: «Stiamo tornando alla normalità» 

Marinangeli: «Scongiurati disagi sotto il punto di vista clinico e assistenziale». Martedì in consiglio l’audizione di Marsilio

L’AQUILA. «La situazione sta lentamente tornando alla normalità». Parola di Franco Marinangeli, capo del dipartimento di Emergenza e accettazione della Asl, a quasi un mese dall’attacco informatico che tiene ancora sotto scacco l’azienda sanitaria. «I danni sono stati piuttosto limitati dal punto di vista informatico mentre, per quando riguarda l’aspetto clinico e assistenziale, possiamo dire di non aver riscontrato grandi criticità». Dopo i primi giorni convulsi, la Asl aquilana ha riattivato diversi servizi sanitari. Compreso quello del Cup, che aveva creato non pochi disagi nelle ore immediatamente successive al colpo dei cyber criminali del gruppo Monti. Per giorni, il personale ha dovuto acquisire a mano i dati che normalmente finivano nel sistema digitale. In più, hanno risentito del blocco dei sistemi anche i servizi ad alta tecnologia. Da qualche giorno, inoltre, è stato ripristinato anche il sistema di consulenze interne. «Ma i ricoveri e tutti i servizi assistenziali non si sono fermati», aggiunge Marinangeli, «e non abbiamo registrato problemi in quella che è la nostra attività quotidiana». L’azienda ripartirà con un nuovo sistema informatico sul quale è al lavoro la task force messa in piedi dal direttore generale, Ferdinando Romano, e dal presidente della Regione, Marco Marsilio. Martedì prossimo, 30 maggio, il governatore riferirà in consiglio regionale sull’attacco hacker subito dalla Asl lo scorso 3 maggio. Clima da resa dei conti politica, dopo le critiche avanzate nei giorni scorsi dalle opposizioni di Pd e M5s. Non solo. A fare emergere dubbi sui sistemi informatici sanitari, considerati vetusti e facilmente violabili, è stato anche il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri. Nodi che verranno al pettine in un’assise che si preannuncia infuocata, a quasi un mese dal furto di 522 gigabyte di dati sensibili di utenti e personale sanitario e amministrativo. Un assalto informatico che, a detta delle forze di opposizione e anche di Sospiri, era prevedibile. E mentre la cyber gang Monti continua a tenere sotto scacco i dati degli utenti, sono altri gli attacchi informatici alle strutture pubbliche abruzzesi registrati negli ultimi giorni. L’ultimo è quello lanciato agli uffici della giunta regionale: a oggi, infatti, risulta ancora inaccessibile lo sportello Ambiente della Regione. Ma già nei mesi scorsi, sia l’esecutivo che il consiglio regionale erano finiti nel mirino dei pirati. Hacker che hanno tentato di scardinare anche le difese informatiche della Provincia dell’Aquila ma in questo caso la struttura ha tenuto botta. L’ente è al lavoro per potenziare le proprie difese in modo da prevedere nuove offensive degli hacker. Ma l’allerta contro i cyber criminali resta altissima in tutto l’Abruzzo.
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