La città intelligente parla il linguaggio del web

La proposta della Smart city ad Avezzano: aiutare chi ha bisogno grazie alle nuove tecnologie. Angeloni: si può utilizzare il digitale anche nel campo dell’agricoltura

AVEZZANO. La città può diventare Smart city grazie all'Agenda digitale italiana, in linea con quella Europea. La proposta arriva da Oreste Angeloni, esperto informatico e collaboratore dell'amministrazione comunale per quanto riguarda l'innovazione tecnologica. Angeloni ha evidenziato la necessità di un primo intervento per "elevare" la città di Avezzano a rango di Smart city (città intelligente) che prevede accesso a Internet "superveloce". Lo scopo è arrivare agli obiettivi assicurando uno sviluppo economico sostenibile e un'alta qualità della vita con investimenti in infrastrutture di comunicazione, tradizionali (trasporti) e moderne (digitali), assicurando una gestione sapiente delle risorse naturali, attraverso l'impegno e la partecipazione di enti e cittadini. Tutto ciò con l'uso di altre tecnologie (wi-fi), che prevedano una copertura completa della città. Un altro intervento illustrato da Angeloni comporta una forte sinergia tra scuola e università.

L'amministrazione guidata da Gianni Di Pangrazio è impegnata nella promozione dell’alfabetizzazione informatica, al fine di ridurre il cosiddetto "digital divide culturale", con particolare attenzione a quelle fasce di popolazione che hanno percepito e beneficiato di meno dei vantaggi offerti dalle tecnologie digitali: anziani, e persone svantaggiate. Ma un'attenzione particolare deve sostenere interventi per la diffusione di competenze specifiche in materia Ict (Tecnologie dell'informazione e della comunicazione). Questo richiede il coinvolgimento del sistema scolastico e universitario. «L'amministrazione di Avezzano», aggiunge Angeloni, «sta promuovendo un accordo di rete tra le scuole cittadine e l’Università dell’Aquila e con la collaborazione dell'Agenzia per l’Italia digitale». Un terzo intervento, infine, più "sperimentale" e di ricerca è l'impatto delle tecnologie digitali nell'agricoltura, che, spiega Angeloni, «è la vocazione del nostro territorio. Ovviamente, bisogna porre delle basi solide per avviare queste iniziative e questo presuppone una visione prospettica, uno spirito di collaborazione e un cambio di mentalità».

Al riguardo il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, ha inviato una lettera a tutti i sindaci abruzzesi esortandoli a proporre progetti riguardanti infrastrutture non solo tradizionali ma anche "digitali". Inoltre, il decreto Sblocca Italia, entrato in vigore il 13 settembre scorso, prevede agevolazioni per gli operatori che decidono di investire nelle cosiddette “aree a fallimento di mercato” (aree dove gli operatori non riescono a portare la banda a 100Megabit, ovvero proprio dove l’Italia è in maggiore ritardo nell’attuazione dell’Agenda digitale europea). (p.g.)

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