AVEZZANO. La crisi colpisce anche la fiera del 26. Nel giorno di santo Stefano il centro di Avezzano si riempie di bancarelle che provengono da tutta Italia. È un evento eccezionale perché si svolge una volta l'anno: per poter montare la propria bancarella ci vuole una particolare autorizzazione dell'Associazione dei commercianti e, a seconda della postazione, varia anche il prezzo da pagare. «Con la crisi gli affari non vanno molto bene», confessa un commerciante locale di abbigliamento da donna, «così oggi stiamo facendo una svendita con prezzi stracciati per chiudere l'attività». I commercianti non marsicani, invece, a prescindere dalla crisi vedono la fiera come un mezzo per farsi pubblicità. «Molti cittadini di Avezzano e dintorni vengono in vacanza d'estate sulla costa adriatica», dice un commerciante di bigiotteria di Alba Adriatica, «e con la fiera posso far conoscere la mia merce in modo che, quando le persone vengono al mare dalle mie parti, sanno dove trovarmi».

Flaminia Silvestri

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