La Fiom-Cgil alla Marelli dopo 3 anni di esclusione
SULMONA. Sono tornati a varcare i cancelli della Magneti Marelli dopo tre anni di assenza forzata. Una festa le prime assemblee che i sindacalisti della Fiom-Cgil hanno tenuto all’interno della...
SULMONA. Sono tornati a varcare i cancelli della Magneti Marelli dopo tre anni di assenza forzata. Una festa le prime assemblee che i sindacalisti della Fiom-Cgil hanno tenuto all’interno della fabbrica più grande del Centro Abruzzo. E anche la risposta dei lavoratori non si è fatta attendere, con la presenza di circa 400 tute blu nei tre turni di incontro. I delegati della sigla sindacale che non aveva firmato l’accordo separato nel 2011 e che per questo erano stati tenuti alla finestra, rientrano in Fiat dalla porta principale, grazie alla sentenza della Corte costituzionale dei mesi scorsi, che ha giudicato illegittima l’esclusione. Esclusione che aveva costretto i sindacalisti a sospendere le tessere ai loro 130 iscritti, per evitare che gli venissero applicate le trattenute sindacali in busta paga. «Siamo stati felicissimi della risposta dei lavoratori» interviene Alfredo Fegatelli, segretario provinciale Fiom-Cgil «per noi, ora, è importante ripartire con le assemblee unitarie. Saremo i primi a benedire questi finanziamenti annunciati a più riprese sul sito, ma vogliamo capire bene che riflessi avranno sugli infiniti fermi produttivi». (f.p.)