La fontana cambia volto al centro In migliaia ammirano acqua e luci 

Il sindaco De Angelis: «La mia prima opera, per amministrare occorre avere il coraggio di rischiare» Lavori realizzati con il contributo della Fondazione Carispaq. All’evento la parlamentare Carfagna 

AVEZZANO. L’era della ritrovata fontana di piazza Risorgimento comincia circondata da migliaia di persone. Un giorno di festa per il completamento di un’opera messa in cantiere nel 1953 dall’allora sindaco Tirabassi e rimasta incompiuta per 65 anni. «Oggi a distanza di tanti anni», ha esordito il sindaco, Gabriele De Angelis, mentre sfumavano le note dell’inno nazionale eseguito dal gruppo musicale Chimera Ensemble magistralmente diretto dalla musicista Emilia Di Pasquale, «coroniamo il sogno del completamento dell’opera di fronte alla cattedrale dei Marsi e per questo ringrazio per la disponibilità accordata la soprintendente Rosaria Mencarelli e l’architetto Giuseppe Lamorticella. Questo è il primo progetto della mia amministrazione, frutto di un grande gioco di squadra, mirato a declinare la nostra idea di città. Per amministrare occorre avere il coraggio di rischiare e una squadra. La nuova fontana non cancella il passato, ma ci proietta verso il futuro. Ora», ha concluso davanti ai sindaci di mezza Marsica, gli onorevoli Antonio Martino e Nazario Pagano, il consigliere regionale, Emilio Iampieri, il presidente della Fondazione Carispaq, Marco Fanfani, il vescovo Pietro Santoro, l’intera giunta e i consiglieri, e una folta schiera di autorità, «il Comune ha il compito della manutenzione, i cittadini quello di vigilare affinché non ci siano atti vandalici su questa splendida opera realizzata grazie ai finanziamenti della Fondazione Carispaq». Al taglio del primo nastro ha presenziato anche la vicepresidente della Camera, l’onorevole Mara Carfagna, tornata in città, dove era stata in occasione della campagna elettorale. «Non mi aspettavo tanta gente», ha affermato la parlamentare, «queste presenze testimoniano il calore di una comunità, venuta qui per festeggiare la rinascita della città sulla spinta di un’amministrazione che sta operando nel segno della concretezza, rapidità, efficacia ed efficienza. Oggi, col sostegno della Fondazione, sono state messe le prime basi per la rinascita fondata sull’acqua simbolo di rinnovamento». Prima del taglio del tricolore e dell’accensione della fontana, il giovane progettista, l’ingegner Giancarlo Cardone, ha illustrato i punti salienti del progetto legato alla memoria, il simbolismo e la sacralità (il terremoto del 1915, il prosciugamento del Fucino e la cattedrale). Poi, nella piazza stracolma di gente, è andato in scena l’ultimo atto: il taglio del tricolore, che ha suggellato la festa della fontana che sprigionava luci e acqua, in un vorticoso susseguirsi di flash.
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