La nuova campagna non decolla È scarsa l’affluenza nei sei hub  

Alla data del 23 settembre risultano effettuate solamente 15.893 quarte dosi in tutta la provincia Giansante: «C’è qualche resistenza legata alla curva dei contagi che attualmente è ancora bassa»

L’AQUILA. Non decolla la nuova campagna vaccinale, lanciata lo scorso 12 settembre con l’ingresso del vaccino bivalente prodotto dalla Pfizer. A distanza di due settimane l’affluenza nei sei hub operativi sul territorio provinciale è stata scarsa, come nel resto della regione e d’Italia. Alla data del 23 settembre erano state effettuate 15.893 quarte dosi, pari a circa il 16% della popolazione target. «La situazione cambierà ad ottobre», dice il responsabile del servizio Igiene, epidemiologia e sanità pubblica Enrico Giansante, «quando saranno disponibili anche i vaccini antinfluenzali».
C’è attesa per la versione aggiornata alle varianti Omicron Ba.4-Ba.5, che dovrebbe arrivare a breve. «I numeri finora non sono confortanti», spiega Giansante, «ma non si discostano da quelli rilevati a livello nazionale. C’è ancora una certa resistenza nei confronti della quarta dose, cioè del secondo booster, legata al periodo estivo e al fatto che la curva dei contagi è ancora relativamente bassa. Ma siamo certi che tutto cambierà nelle prossime settimane: chi verrà a fare il vaccino antinfluenzale, chiederà anche la quarta dose».
In Abruzzo ci si potrà vaccinare contro l’influenza a partire dal prossimo 11 ottobre. I giorni e gli orari di apertura dei centri vaccinali della provincia restano invariati: all’Aquila (Bazzano, ex tribunale, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 19), ad Avezzano (via Fucino, 3, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 19), a Sulmona (viale Industria, 6, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14), a Tagliacozzo (Palazzo Ducale, lunedì dalle 10 alle 14), a Pescina (distretto sanitario, venerdì dalle 10 alle 14) e a Castel di Sangro (piazzale Mannelli, venerdì dalle 10 alle 13). È previsto l’accesso libero, oppure prenotando tramite il contact center della Asl. «Il servizio sarà potenziato», sottolinea Giansante, «nel caso la richiesta aumenti, come prevediamo, nelle prossime settimane». Secondo le ultime disposizioni del ministero della Salute, le formulazioni dei vaccini bivalenti sono raccomandate prioritariamente come seconda dose di richiamo (quarta dose) a tutti i soggetti over 60, ai fragili over 12, a operatori sanitari e degenti delle Rsa, alle donne in gravidanza ed inoltre a tutti i soggetti over 12 in attesa del primo booster (terza dose). «Ricordiamo che tutte e tre le formulazioni, cioè i vaccini ad Rna per il ciclo primario e i due vaccini bivalenti», conclude Giansante, «sono ritenute valide per contrastare la diffusione del virus».
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