La Selex fra terremoto e calcio

Indagini di due Procure sulla società della galassia Finmeccanica

L'AQUILA. I lavori del dopo terremoto. Il mondo del calcio. Presunti affari che si intrecciano. E due inchieste con una società che rappresenta l'anello di congiunzione fra le Procure dell'Aquila e di Napoli. La società è la Selex management service del gruppo Finmeccanica di cui è amministratore delegato l'avezzanese Sabatino Stornelli. All'Aquila è al centro dell'indagine su presunti episodi di corruzione. A Napoli gli inquirenti cercano legami con ipotetici fondi neri che il gruppo Finmeccanica, con sede a Roma, avrebbe investito nelle squadre di calcio. Come la scomparsa Valle del Giovenco.

COSA È SELEX «Selex service management sviluppa e offre applicazioni innovative e servizi ad alto valore aggiunto per la sicurezza, attraverso l'integrazione di tecnologie informatiche e di telecomunicazioni». È quanto riporta la scheda sul sito Internet dell'azienda. Dove è anche specificato: «Il principale mercato di riferimento è composto dagli attori chiave che si trovano ad operare in questo scenario: difesa civile e militare, Enti istituzionali e locali ed enterprise. I comparti tecnologici in cui si muove l'azienda sono il monitoraggio dell'ambiente e del territorio, dei beni culturali, dei siti strategici, la tracciabilità di sostanze pericolose, la tracciabilità agroalimentare e l'identità elettronica». Un'azienda modello, dunque, fondata dallo stesso Stornelli, già dirigente della Telespazio. L'imprenditore marsicano è anche amministratore della Xait srl, sempre del gruppo Finmeccanica, e della Seicos.

ABRUZZO ENGINEERING Ma Selex detiene il 30% di Abruzzo Engineering, la società con 193 dipendenti che ha sede all'Aquila. Ed è proprio all'Aquila che si è sviluppata l'inchiesta sulla presunta corruzione. Indagine che ha portato a un terremoto politico-giudiziario con gli arresti di Ezio Stati, ex tesoriere della Dc, e Vincenzo Angeloni, ex deputato di An e Forza Italia, e con le dimissioni dell'assessore regionale alla Protezione civile, Daniela Stati. Fra gli indagati ci sono Marco Buzzelli, compagno della Stati ai domiciliari nella propria abitazione di Avezzano, e Sabatino Stornelli. Quest'ultimo, difeso dall'avvocato Mario Bernardo, ha l'obbligo di dimora nel comune di Roma. Secondo la Procura dell'Aquila, il gruppo Stati ha tentato di favorire Stornelli e quindi Abruzzo Engineering. Secondo l'accusa, infatti, tra agosto 2009 e dicembre dello stesso anno, l'allora assessore regionale alla Protezione civile si è adoperata per la variazione di un'ordinanza della presidenza del consiglio dei ministri al fine di agevolare la società partecipata da Selex. Angeloni e Stornelli si sarebbero sdebitati con delle regalie: un diamante per la Stati, un televisore per il padre Ezio, una consulenza e un'Audi A4 per Buzzelli. Dall'Aquila si ipotizzano anche affari politica-calcio.

IL PALLONE SGONFIO Sul pallone ormai sgonfio, ad Avezzano, ha acceso i riflettori la Procura di Napoli. Si indaga sulla Valle del Giovenco. La squadra di calcio fondata da Vincenzo Angeloni con un'unione fra le rappresentative di Cerchio e Pescina e poi portata a giocare ad Avezzano, in Prima divisione. Fino alla primavera scorsa. Quando con retrocessione e la mancata iscrizione al prossimo campionato si è chiusa la breve storia calcistica. Più recente, invece, la perquisizione della Finanza nella sede della Valle del Giovenco in via Diaz ad Avezzano. Il Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme gialle ha portato via tutta la documentazione contabile. Il provvedimento è stato firmato dal sostituto procuratore Henry John Woodcock, lo stesso giudice del calcioscommesse e di vallettopoli. Ora il pm si sta interessando alle aziende collegate alla holding Finmeccanica che avrebbero fatto investimenti su società sportive, in particolare società calcistiche. Aziende che avrebbero utilizzato i bilanci delle società sportive per operazioni di acquisto di un certo rilievo, contando spesso su elevate disponibilità finanziarie. Tra queste società c'è proprio la Valle del Giovenco. Potrebbe esserci un collegamento con Selex? È quanto sospetta la magistratura. L'estate scorsa Luca Mastroianni, ex dirigente della squadra marsicana, ascoltato anche negli uffici della Procura dell'Aquila (sarebbe stato venduto da lui l'anello della Stati), ha ceduto la poltrona a Sabatino Stornelli. Anche qui emergerebbe uno strettissimo rapporto con il gruppo Finmeccanica. Visto che Mastroianni ruota nell'orbita di Auxilium, società con sede a Madeira, in Portogallo, legata al colosso italiano dell'alta tecnologia. Gli inquirenti partenopei avrebbero nel mirino le spese compiute dalla società Valle del Giovenco. Si sospetta un giro di fondi neri legati per esempio all'acquisto a peso d'oro di diversi calciatori. Dall'ex juventino Alessandro Birindelli all'ex laziale e interista Cesar solo per citarne alcuni.

LA DIFESA I difensori degli indagati hanno respinto qualsiasi ipotesi accusatoria. Angeloni non avrebbe mai avuto legami con Abruzzo Engineering. Ezio Stati non sarebbe mai stato appassionato di calcio, né tantomeno avrebbe ruotato nell'orbita Valle del Giovenco. Si è difeso sostenendo di essere vittima di un'ingiustizia e di un pregiudizio accusatorio. «Sono finito in carcere perché si voleva colpire mia figlia», si è sfogato per bocca dei propri legali. E proprio i legali della famiglia hanno annunciato un'indagine parallela affidata a investigatori privati: «Le proiezioni investigative dovranno spostarsi a Roma e non presso la famiglia Stati». Ma a quanto pare a Roma gli inquirenti sono già al lavoro.

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