La showgirl aquilana Fabiani: «Insulti e botte da mio marito»  

L’ex letterina parla davanti al giudice, l’imprenditore Cherubini è accusato di maltrattamenti: «Era una storia bellissima, poi la pretesa assurda di mettere fine alla mia carriera di attrice teatrale»

L’AQUILA. «All’inizio è stata una storia bellissima, ma poi tra noi tutto è cambiato. Botte, insulti e la pretesa assurda di mettere fine alla mia carriera di attrice teatrale». Sono alcune delle cose raccontate in aula dalla showgirl aquilana Alessia Fabiani sul suo matrimonio con l’imprenditore Fabrizio Cherubini, finito sotto processo per il reato di maltrattamenti nei suoi confronti.
E in aula, nelle dichiarazioni rese davanti al giudice, tra i due ex coniugi, la cui unione è durata pochi anni, sono volate parole pesanti, scambi di accuse reciproche e racconti da incubo. Un rapporto finito in modo burrascoso, come racconta il Corriere della Sera e come è emerso anche dalle parole dello stesso Cherubini, l’ultimo ad essere sentito in aula nel corso delle varie udienze del processo.
«Una volta mi diede un calcio sui genitali e un pugno perché al suo rientro a casa, era molto tardi e lei era vestita in abiti succinti, le presi il telefono. Era chiaro che fosse stata con un altro uomo».
Fabiani – assistita dagli avvocati Gianluca Cupini, Ambra Palumbo e Francesco Lione – ha chiarito, volendo sgombrare il campo da possibili equivoci, di non essere arrivata davanti a un giudice per una questione di soldi. «La mia posizione economica è solida e la casa sarebbe comunque spettata a me». Quindi, il racconto fiume di una vita coniugale negli ultimi anni fin troppo burrascosa, rovinata – a suo dire – dalla gelosia ossessiva dell’ex marito.
«È stato nel 2012, quando eravamo sposati da 4 anni che le cose tra noi sono fortemente cambiate», ha raccontato l’attrice aquilana. «È l’anno in cui sono nati i nostri figli e da quel momento il padre non è mai stato presente nella loro vita».
È in quel periodo, sempre secondo la Fabiani, che Cherubini avrebbe assunto nei suoi confronti un atteggiamento violento. «Mi disprezzava anche come mamma e denigrava il mio lavoro di attrice. Mi faceva sempre più paura con le sue sfuriate di gelosia, il suo atteggiamento intimidatorio Voleva che lasciassi la mia attività per andare a lavorare con lui nel suo ristorante. Mi costringeva a fare ciò che voleva, la mia vita non esisteva più. Una volta mi fece recapitare in hotel un sacco della spazzatura con dentro i vestiti tagliuzzati e per l’occasione convocò anche un gruppo di paparazzi».
Anni d’inferno, quelli raccontati da Alessia Fabiani. «Prendeva a calci la mia macchina e spaccava il mio telefo per tenermi lontana da tutto, anche dalla mia famiglia. Mi copriva di parolacce, cosa accaduta persino il giorno della festa della mamma davanti ai nostri bambini. E poi le botte. Una volta, era il 6 aprile del 2016, mi è salito sopra con le ginocchia tanto da non farmi respirare. E poi mi ha preso per i capelli. Episodi che purtroppo accadevano ormai frequentemente ma mai prima di allora con quella ferocia». Il matrimonio tra i due è subito dopo definitivamente naufragato. Poi l’approdo in un’aula del tribunale di Roma. La sentenza è attesa il 5 dicembre, giorno in cui è fissata l’ultima udienza. (c.s.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.