La statua a Taccone abbandonata negli scantinati del Comune di Avezzano

Solo 2 giorni per ritrovarla, ma non è mai stata risistemata. Il Comune: "Servono 15mila euro". L’artista: "Più controlli"
AVEZZANO. La polizia ha impiegato due giorni a ritrovare la statua a Vito Taccone, rubata sul valico del Salviano nella notte tra il 26 e il 27 giugno. Dopo cinque mesi, l’amministrazione comunale di Avezzano non l’ha ancora riportata al suo posto. La statua raffigurante la leggenda del ciclismo, che portò il nome di Avezzano nel panorama dello sport internazionale, è ancora “abbandonata” negli scantinati del Comune. In attesa che si trovino i soldi per la sistemazione. L’artista che l’ha realizzata, Bruno Morelli, di origine rom, ha già presentato un ambizioso progetto al Comune, non solo per il suo ripristino ma anche per una riqualificazione dell’intero monumento.
A essere risentito per il ritardo nella sistemazione del monumento del “Camoscio d’Abruzzo” – è così che è ricordato il marsicano nel mondo del ciclismo per via della sua potenza nelle scalate – è il figlio di Vito Taccone, Cristiano. «È vero che non ho bisogno di un monumento per piangere mio padre», commenta polemico, «anche perché vado al cimitero a fargli visita ed è lì che prego e porto i fiori, ma vedere il valico del Salviano senza la sua statua è triste. Per me e per chiunque abbia voluto bene e apprezzato mio padre». Ad accorgersi del furto della statua alcuni sportivi che di prima mattina facevano jogging sul monte Salviano. A essere portata via solo la parte in bronzo dell’opera per via del valore del metallo (200 chili). La bici su cui si trovava poggiato è stata abbandonata, danneggiata, alla base del blocco di travertino su cui era installata.
«Mio padre ha portato il nome di Avezzano nel mondo e trovo vergognoso quello che gli stanno facendo. Persone come Francesco Moser, Franco Bitossi, ma anche tanti altri cittadini della Marsica, mi chiedono di continuo perché la statua non torna al suo posto». Per il Comune interviene il capo del gabinetto, Tiziano Zitella, al quale, all’epoca, il dirigente del commissariato Paolo Gennaccaro ha riconsegnato la statua di Taccone. «Abbiamo ricevuto un preventivo per circa 15mila euro di spesa», spiega, «l’ho girato all’amministrazione che ora sta cercando i fondi per pagare il progetto. È vero, il preventivo c’è già da un mese e prevede spesa per i materiali, per il lavoro e le tasse. «Ho fatto due sopralluoghi con Zitella e con l’ingegnere Francesco Di Stefano». spiega l’artista Morelli, «la mia proposta non è quella del semplice ripristino ma di una riqualificazione del monumento, che porterà la scritta “Mai più vandalismi”. L’opera sarà riparata e tornerà esattamente al suo posto. Sarà installata in modo da non poter più essere oggetto di furti o danneggiamenti. Intorno, in modo artistico, saranno riportati gli articoli di cronaca dei giornali, in cui è stato raccontato lo scempio fatto a Taccone e alla città di Avezzano. Sono stato rassicurato personalmente che il progetto sarà presentato in consiglio comunale, ma al momento ancora non ho riscontri. Sicuramente sarà necessario, questa volta, prevedere telecamere di videosorveglianza, come già chiesi nell’ottobre del 2012, quando inaugurammo l’opera».
Magda Tirabassi
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