La stazione ferroviaria rivive: riaprono mensa e bar

E da novembre i pasti precotti saranno sostituiti dai piatti caldi

SULMONA. Dopo i tagli e i disagi la stazione ferroviaria torna a vivere. Da oggi riapriranno la mensa (chiusa dal gennaio scorso) e il bar. Un punto di ritrovo, oltre che di ristoro per molti, non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per anziani soli che con pochi euro riescono a mangiare.

Un risultato importante per la città secondo la Filcams-Cgil. La riapertura della mensa sancisce il ritorno alla vita della stazione ferroviaria, abbandonata a se stessa negli ultimi anni, in cui persino prendere un caffè d'inverno o una bibita fresca d'estate era diventato impossibile a causa della chiusura del bar. La media giornaliera dei pasti cucinati dal punto di ristoro superava i 100 coperti. Con pochi euro (circa sette), infatti, era possibile fare un pasto completo, con primo, secondo, contorno, frutta e caffè. Un risultato molto importante per la Cgil che nei giorni scorsi ha avuto un incontro proficuo con la ditta bolognese che rimetterà in funzione la cucina della stazione e il bar.

L'azienda di refezione è la Gemeaz Cusin spa, che riassumerà i tre dipendenti, attualmente in cassa integrazione da gennaio scorso. In attesa che saranno ripristinati gli allacci del gas e rimessa a posto la cucina, per i primi giorni saranno serviti solo pasti precotti. Ma dalla metà del mese il bar tornerà a funzionare per la gioia dei pendolari e dal mese di novembre la cucina lavorerà a pieno ritmo, con i pasti cucinati e caldi.

«Ricordando che la mensa ferroviaria» spiega Luigi Antonetti, segretario provinciale Filcams-Cgil «forniva pasti a tutti i gli addetti della ferrovia (meccanici, elettricisti, controllori, macchinisti e impiegati), aggiungendo a questi anche una parte della società civile che spesso si recava a mangiare nella mensa ferroviaria, diventata un punto di riferimento non solo per mangiare, ma anche per socializzare. Si tratta di un ottimo risultato, raggiunto in un incontro nei giorni scorsi con la ditta bolognese di refezione che consentirà di far tornare alla vita la stazione ferroviaria sulmonese».

La riapertura della mensa consentirà anche il riassorbimento dei tre lavoratori in cassa integrazione. La Filcams-Cgil dopo ampia discussione in merito alla riassunzione dei tre lavoratori addetti che già vi operavano» coclude Antonetti «comunica che gli stessi saranno riassunti entro il prossimo mese di novembre».

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