La t-shirt “Palestina libera” del preside: «A Gaza sparisce un’intera classe al giorno»

La protesta simbolica in una scuola a San Demetrio ne’ Vestini, nell’Aquilano. Lattanzi scuote le coscienze, gesto condiviso dai docenti: «L’orrore genera orrore» E lunedì un minuto di silenzio nell’istituto dopo il suono della prima campanella
SAN DEMETRIO NE’ VESTINI. La giacca sulle spalle lasciava intravedere una t-shirt con su disegnata la bandiera palestinese e la scritta “Free Palestine”, Palestina libera. Così si è presentato il preside Antonio Lattanzi nell’aula magna dell’istituto comprensivo Cesira Fiori di San Demetrio ne’ Vestini per dare il via al collegio dei docenti. Un gesto che lui stesso definisce «coraggioso, ma doveroso, in un momento storico in cui ogni giorno vengono uccisi in media 28 bambini, l’equivalente di un’intera classe della nostra scuola. L’orrore per nemesi genera altro orrore».
UN MINUTO DI SILENZIO
Lattanzi ha aperto il collegio dedicando un pensiero alle bambine e ai bambini di Gaza. «Siamo uomini e donne di scuola e ci preoccupiamo di fare una scuola sempre migliore per i nostri ragazzi» ha esordito «mentre ci sono zone del mondo in cui la scuola non può essere fatta». La proposta del minuto di silenzio del preside è stata accolta con partecipazione da tutti i docenti, che si sono alzati in piedi esprimendo la loro solidarietà alla popolazione di Gaza.
UN SEGNALE
Nel suo discorso, Lattanzi ha denunciato la gravità della situazione e l’urgenza di non rimanere indifferenti. Ha sottolineato come, «nel nostro Paese, troppo spesso nessuna voce si alzi per condannare queste atrocità, a differenza di altre nazioni come la Spagna, dove la comunità educativa e la società civile mostrano maggiore sensibilità e partecipazione. L’orrore genera solo altro orrore» ha continuato «e per questo è fondamentale inviare segnali concreti, chiari e coerenti. Segnali che aiutino a formare una coscienza critica e a trasmettere valori di pace e responsabilità. È proprio questo l’approccio che ho sempre cercato di adottare anche in altre occasioni, come le manifestazioni finali con l’orchestra d’istituto».
L’INVITO
Il preside Lattanzi ha infine invitato i docenti a integrare nelle lezioni anche la questione meridionale e a riflettere sui conflitti storici legati alla fondazione dello Stato di Israele nel 1948, aiutando gli studenti a comprendere le radici delle vicende attuali. «È fondamentale» ha aggiunto il dirigente di San Demetrio ne’ Vestini «che i ragazzi abbiano consapevolezza delle situazioni più drammatiche per crescere come cittadini responsabili e informati».
L’APPELLO
Il dirigente scolastico ha ricordato inoltre l’esistenza dell’appello dei docenti per Gaza e ha invitato tutti i colleghi a firmarlo (piattaforma Docentipergaza.it). «La scelta della t-shirt con la bandiera palestinese non è stata casuale» ha sottolineato «un modo per testimoniare la vicinanza della scuola alle vittime del conflitto e stimolare una riflessione tra il personale docente, in vista della ripresa del nuovo anno scolastico. Credo che questo gesto sia doveroso e coraggioso» ha concluso «soprattutto perché spesso a scuola non si parla di ciò che accade nel mondo. I ragazzi devono essere messi in condizione di avere consapevolezza delle situazioni più drammatiche e delle ingiustizie, affinché possano crescere come cittadini capaci di riflettere, partecipare e agire responsabilmente». E lunedì prossimo ci sarà un minuto di silenzio in aula magna, poco dopo la prima campanella del nuovo anno scolastico.