La tendopoli invasa dal fango

Disagi per gli sfollati. Il vice di Bertolaso a Sulmona: niente allarmismi

SULMONA. Tendopoli invasa dal fango. Al campo sportivo della Potenza alcune famiglie di sfollati sono state costrette a spostarsi. Impossibile dormire sotto le tende in cui penetrava la pioggia. Intanto, è in allestimento il Centro operativo misto che presto sarà funzionante. Agostino Miozzo, vice di Guido Bertolaso, ieri ha fatto una visita lampo per controllare lo stato di salute del Centro operativo 7 di Sulmona. «Nelle prossime 24-48 ore bisogna rendere l’organismo perfettamente funzionante e stabilizzare l’intero sistema di protezione», ha spiegato, «pensare alle scuole, farle riaprire il più presto possibile nella sicurezza e tranquillità dei genitori e nel benessere di insegnanti e studenti».

Premettendo che si tratta solo di prevenzione e quindi non esiste alcun allarme, sono state individuate 27 aree d’attesa (vedi servizio a fianco), i punti in cui radunarsi in caso di forte sisma. Da queste aree la Protezione civile disporrà il trasferimento della popolazione in altri luoghi organizzati per l’accoglienza: la tendopoli del campo della Potenza, il palasport di via XXV Aprile e i campi da tennis coperti dell’Incoronata.

Miozzo ha indicato le priorità da affrontare: «Il nostro nemico è il tempo, ma già stiamo pensando all’inverno e la Protezione Civile è già spostata a ottobre. Il nostro obiettivo immediato è quello di cominciare a ridurre lo stress e a mettere la popolazione in sicurezza e in condizioni di normalità per far fronte a questa situazione di emergenza». Il vice di Bertolaso ha attaccato duramente i geologi che hanno parlato di un probabile sisma nel capoluogo peligno. «Sono dei cialtroni», ha detto, «delle persone senza senso di professionalità e responsabilità. La comunità scientifica mondiale sta studiando il fenomeno; abbiamo convocato i migliori, più importanti e più noti scienziati del sistema planetario. Studiano i sismi nei Paesi che hanno di questi problemi come Giappone, Stati Uniti e Europa. Noi siamo abituati ad affidarci alla conoscenza e alla scienza. Preannunciare catastrofi che non sono annunciabili e possibili serve solo a creare panico e confusione. Il catastrofismo non paga e soprattutto non è utile in questo momento. Ripeto, queste persone sono dei cialtroni che stanno cercando solo di farsi pubblicità».

LA TENDOPOLI. Dagli stucchi di pregio delle case gentilizie al fango e alle tende spartane del campo della Potenza. Una parte di palazzo Corvi, nell’area occupata dalla Cgil, è stato dichiarato inagibile. Altri importanti stabili, almeno nelle ore notturne, vengono lasciati deserti dagli inquilini che preferiscono rifugiarsi in macchina o nella tendopoli allestita alla Potenza.
 «Siamo in 5 e mia madre ha oltre 80 anni», dichiara Lino Faiella, «e dopo tanto girovagare dormiamo nello spogliatoio del campo. Abbiamo provato nelle tende, ma ci piove dentro». Le tende sono quelle del Freedom trail, piccole e senza un tappeto. Alcuni cittadini si sono portati dietro quelle più moderne e attrezzate, ma il disagio rimane per tutti.