La tragedia davanti a un’altra lapide
Gabriele Scopigno, di Roma, aveva 35 anni e morì nel 2009 nello stesso punto
L’AQUILA. Era il 25 agosto 2009 quando Gabriele Scopigno, 35 anni, di Roma ma residente a Tivoli, moriva al chilometro 15,900 della Statale 80. Esattamente lo stesso punto dove ieri ha perso la vita Fabio D’Ettorre. Il giovane viaggiava su una moto di grossa cilindrata in direzione del Passo delle Capannelle, il paradiso-inferno dei motociclisti. Una strada tanto bella quanto dannata, un percorso molto impegnativo, che richiama tantissimi amanti delle due ruote, sul quale, purtroppo, si verificano anche molti incidenti. Fu all’improvviso che Gabriele Scopigno perse il controllo della moto. In un attimo era già a terra. L’impatto col muretto che costeggia la strada fu violentissimo, e neanche il casco omologato che indossava servì a salvargli la vita. All’epoca si disse che la velocità alla quale viaggiava fosse elevata. L’impatto fu talmente violento che il giovane morì subito. Nonostante non ci fosse niente da fare, i medici tentarono comunque di rianimarlo, purtroppo inutilmente. Subito dopo la tragedia sul posto lavorarono anche i vigili del fuoco dell’Aquila, che si occuparono della rimozione del mezzo incidentato e del ripristino delle condizioni di sicurezza del manto stradale. A causa dell’impatto, infatti, anche il serbatoio della moto era rimasto seriamente danneggiato, al punto da sversare in strada diversi litri di benzina. La Statale 80 è una strada sulla quale da sempre si verificano incidenti. Con maggiore frequenza questi riguardano proprio i motociclisti, attratti dai tornanti . Molti di loro, invece, sono assolutamente inconsapevoli del grado di difficoltà che la strada presenta. A prediligere quel tracciato sono soprattutto i centauri che provengono dal Lazio. Non è un caso se la maggior parte degli incidenti si verifica durante i fine settimana. Tra l’altro, la quasi totale assenza di traffico spinge a premere sull’acceleratore fino a raggiungere velocità molto superiori a quelle prescritte. Proprio qualche giorno fa la polizia stradale aveva installato l’autovelox per convincere i motociclisti a rispettare il limite di velocità. (a.b.)
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