«La vera vittima è il mio bambino»: l’aggressore del minore si difende

6 Novembre 2025

Prime ammissioni da parte del 40enne che avrebbe preso a schiaffi e calci un piccolo di otto anni: «Ho tutelato a parole mio figlio, preso di mira dai bulli. Indagate su cosa accade in quella scuola»

CASTEL DI SANGRO. «Non ho alzato le mani. Ho solo rimproverato verbalmente il bambino che, assieme ad alcuni compagni di classe, aveva bullizzato mio figlio». Si sarebbe difeso così il 40enne dell’Alto Sangro, accusato di aver aggredito un bimbo di otto anni, nei giorni scorsi, all’uscita da scuola. Il fatto, avvenuto in un piccolo centro del comprensorio altosangrino, ha scatenato una serie di reazioni, tanto che il 40enne è pronto a chiarire la propria posizione. Nelle prossime ore si recherà sia a scuola che nella caserma dei carabinieri per denunciare presunti casi di bullismo avvenuti ai danni del figlio minore. Casi che si sarebbero verificati nell’ultimo periodo abitualmente, all’interno dell’edificio scolastico e nel pulmino con cui i minori vengono trasportati da Castel di Sangro al piccolo paese dove i fatti sono avvenuti.

I familiari del 40enne hanno infatti raccontato che nel bagno della scuola il bambino sarebbe stato afferrato per il collo e, in diverse circostanze, gli sarebbe stata versata addosso l’acqua della borraccia. Comportamenti che hanno generato nel minore uno stato di terrore, come raccontato dai genitori, che hanno appreso dal figlio quanto accaduto e ora sono pronti ad andare fino in fondo alla questione. «Non ho aggredito nessuno. Quando ho saputo dell’ennesimo dispetto fatto a mio figlio, mi sono avvicinato al suo compagno di classe per rimproverarlo», ha chiarito il 40enne, pronto a mettere nero su bianco la sua deposizione e a chiedere all’autorità giudiziaria di accendere un faro sui presunti casi di bullismo. Diversa la versione raccolta dai carabinieri della compagnia di Castel di Sangro agli ordini del capitano Giuseppe Testa, e fornita dai genitori della persona offesa.

Stando a quanto denunciato dai familiari del bimbo, è emerso che quest’ultimo sarebbe stato avvicinato dall’adulto all’uscita di scuola e, nello spazio che intercorre tra due auto in sosta, sarebbe stato preso a schiaffi per poi essere raggiunto da un calcio. A quel punto il minore sarebbe caduto a terra. Il motivo della presunta aggressione sarebbe stata la lite tra compagni di classe per un braccialetto di Halloween. Il bambino era stato poi accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale altosangrino, dove i medici gli hanno poi diagnosticato lesioni fortunatamente non gravi. A causa delle botte, avrebbe accusato anche disturbi del sonno, tanto che i genitori hanno chiesto un consulto psicologico e le visite si terranno tra Castel di Sangro e Sulmona. Sulla vicenda è stata comunque aperta una doppia inchiesta: una dalla Procura della Repubblica di Sulmona per le lesioni personali aggravate e una dalla Procura del tribunale dei Minorenni dell’Aquila. Gli inquirenti sono a caccia anche di eventuali filmati che potrebbero aver ripreso la scena.

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