Lecce dedica un busto a Mario Spallone

Guidò il Comune per 15 anni, tra un mese l’inaugurazione. De Angelis: «Ha stravolto questo paese»

LECCE NEI MARSI. Il paese di Lecce nei Marsi rende omaggio al suo ex sindaco, il professor Mario Spallone, con un busto in bronzo. L’opera verrà collocata in piazza Monumento, di fronte al municipio. «È un doveroso riconoscimento perché il professor Spallone qui a Lecce nei Marsi non è stato un sindaco ma è stato il sindaco», sottolinea l’attuale primo cittadino Gianluca De Angelis, «già è pronto il calco e tra un mese la ditta campana che si sta occupando del lavoro dovrebbe consegnare l’opera. Per Lecce è una forma di ringraziamento a Mario Spallone. Ha guidato il Comune dal 1970 al 1985, stravolgendolo in tutti i sensi. Qui ha creato una piscina e altri impianti sportivi, ha realizzato le case popolari e completato lo sbaraccamento delle casette nate dopo il terremoto del 1915. Il giorno dell’inaugurazione del busto ci sarà una grande cerimonia».

Mesi fa c’erano state polemiche perché inizialmente si era ipotizzato di intitolare l’attuale piazza del Monumento ai caduti all’ex sindaco Spallone. Scelta non ritenuta opportuna da tutta l’amministrazione comunale, così si è deciso di dedicare al professore un busto.

Il professore è morto nel maggio 2013 all’età di 96 anni. Partendo da un ambulatorio in via delle Botteghe Oscure, sede storica del Pci, Spallone, originario proprio di Lecce nei Marsi, fondò un impero di cliniche private, ma soprattutto fu per vent’anni il medico personale di Palmiro Togliatti. Ma fu anche il medico di Pietro Nenni e sua moglie Carmen, Giorgio Amendola e sua moglie Germaine, ed amico di molti protagonisti della politica italiana, tra i quali Giorgio Napolitano, ma anche di Gorbaciov.

Nella sua vita pubblica però anche tante ombre, come quando fu accusato nel 91 di essere stato negli anni ‘60 un informatore del Sifar, il servizio segreto delle forze armate, perché Spallone avrebbe fatto avere alla Cia il testo del memoriale di Yalta, il vero e proprio testamento politico di Togliatti. Ma lo scandalo che più di tutti travolse gli Spallone fu quello, nell’aprile del 2000, degli aborti clandestini che si svolgevano nella clinica dell’Eur “Villa Gina”, intitolata alla madre.

Per due volte è stato anche sindaco di Avezzano. ©RIPRODUZIONE RISERVATA