Legnini ad Aielli: comandano i sindaci
Il sottosegretario vuole Mancurti alla Struttura tecnica di missione e ribadisce: programmi e decisioni spettano ai Comuni
L’AQUILA. «L’assetto della governance, definito per legge nel 2012, è chiarissimo. Spetta ai sindaci il compito di programmare e decidere le cose da fare. Gli Uffici speciali non hanno poteri sostitutivi né interdittivi. E non sono sovraordinati ai Comuni. A loro è stato demandato il ruolo, prezioso e importantissimo, di supporto tecnico». Per Giovanni Legnini, sottosegretario all’Economia con delega anche alla Ricostruzione, lo scontro in atto tra il coordinatore dell’Usra, Paolo Aielli, e il Comune dell’Aquila che lo accusa di aver bloccato i fondi per le scuole, è destinato a rientrare e anche in fretta. Così come la querelle con la Provincia sui trasferimenti del personale.
«Appena tre giorni fa è stata firmata la costituzione della Struttura tecnica di missione.Ora c’è il passaggio alla Corte dei Conti, ma ciò non ci impedisce di nominare il responsabile della Struttura. A mio avviso il candidato giusto è l’ex responsabile del Diset, Aldo Mancurti che ha già dato prova di grande professionalità. Una candidatura sostenuta anche dal sindaco Massimo Cialente, ma la decisione finale spetta al presidente del Consiglio. Decisione che, comunque, verrà presa a stretto giro di posta. A quel punto», aggiunge Legnini, «convocherò il neo-responsabile e i due coordinatori degli Uffici speciali che dovranno illustrare il quadro della situazione. E in quella sede andremo a precisare gli ambiti dell’attività che ognuno dovrà svolgere. Il sistema potrà funzionare bene se ciascuno rispetterà i propri compiti». Dunque, per il ritorno di Mancurti è questione ormai di ore. «Non si tratta della riproposizione della vecchia Struttura tecnica di missione», assicura Legnini, «ma di un organismo più snello, di supporto alle attività del governo. Sarà lo strumento operativo per il lavoro di coordinamento tecnico che il governo dovrà fare. Non è prevista alcuna modifica dei poteri fissati dalla legge Barca, che vanno, però, meglio precisati per evitare in futuro altri problemi. Il tutto ribadendo che gli Uffici speciali non possono sostituirsi ai sindaci. Comunque», conclude il sottosegretario, «l’attuale difficile rapporto tra il Comune e l’Usra non deve diventare un “caso” e nessuno può permettersi il lusso di alimentare i conflitti. Questo è un problema già risolto. Abbiamo, invece, questioni più grandi da affrontare e altri risultati da portare a casa. A cominciare dalle risorse necessarie per impedire il blocco della ricostruzione. È stata già programmata una riunione pre-Cipe per l’assegnazione di ulteriori fondi. C’è molto da lavorare e ognuno dovrà fare la sua parte». (m.m.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA