Liberazione, omaggio alle vittime della lotta tra ricordo e impegno

In piazza IX Martiri il partigiano Badia scampato all’eccidio Sentiero per Collebrincioni intitolato ai 9 giovani aquilani

L’AQUILA. In piazza IX Martiri, in pieno centro storico, anche la targa che ricorda le giovani vite spezzate dalla furia nazifascista è puntellata. Colpa dei lavori post-sisma. Immutati, tuttavia, restano il ricordo di quei giorni e l’impegno per il presente e il futuro. Mario Badia (già assessore e consigliere comunale nelle file del Pri), scampato all’eccidio perché troppo giovane, parla dei fatti del 1943 come fossero avvenuti ieri. «Sono l’unico testimone vivente della Resistenza aquilana», dichiara ai microfoni di Tvuno. «Ero così giovane, 14 anni, che Giorgio Scimia, l’amico mio, uno dei nove, non mi volle portare con lui. Mi disse: “quatrà, statte a casa, scì troppu quatranu, addo’ va’ co’ nojatri”».

La giornata è cominciata nel vecchio stabilimento Thales Alenia, a Pile, con l’omaggio ai caduti della Banca d’Italia. Corone di alloro sono state deposte anche nella frazione di Filetto (in ricordo dei caduti della strage del 7 giugno 1944). Alzabandiera, inno nazionale, onori ai caduti e deposizione della corona anche alla Villa comunale. A seguire, nella frazione di Onna, commemorazione delle vittime della strage dell’11 giugno 1944, con deposizione della corona di alloro al monumento e alla lapide che ricorda l’eccidio. Commosso il ricordo dei Nove martiri all’interno della caserma Pasquali-Campomizzi, nel luogo del loro sacrificio, alla presenza di alcuni familiari.

La giornata è proseguita con l’intitolazione ai Nove martiri aquilani del «Sentiero della libertà» (primo tratto) che da Madonna Fore conduce a Collebrincioni promossa da Comune, Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia), Cai (Club alpino italiano) e Istituto abruzzese di Storia della Resistenza. Questi i nomi dei 9 Martiri trucidati dai nazifascisti il 23 settembre 1943: Anteo Alleva, Pio Bertolini, Francesco Colaiuda, Fernando Della Torre, Bernardino Di Mario, Bruno D’Inzillo, Carmine Mancini, Sante Marchetti, Giorgio Scimia.

A Rocca di Mezzo una delegazione guidata dal sindaco Mauro Di Ciccio e composta da esponenti della maggioranza, dalla rappresentanza del Centro Sociale Anziani, dalla Consulta Giovanile dell’Altipiano delle Rocche e da alcuni cittadini ha consegnato una targa in segno di riconoscenza al concittadino dottor Igino D’Aroma, comandante partigiano distintosi nella battaglia di Bosco Martese e nella partecipazione alla Banda Marsicana. È seguito un dibattito al quale hanno partecipato anche il presidente Anpi Fulvio Angelini e Giorgio Cavalli autore del cortometraggio sui Nove martiri dal titolo «Con vent’anni nel cuore».