Lingua ricostruita col tessuto della coscia: l’intervento effettuato all’Aquila per asportare un tumore del cavo orale

Il complesso intervento, primo nel genere all’ospedale San Salvatore, effettuato al reparto di Chirurgia maxillo-facciale, diretto dal professor Filippo Giovannetti
L’AQUILA. Asportazione del tumore e contestuale ricostruzione della lingua e del pavimento orale con un lembo di tessuto della coscia del paziente. Questo, in sintesi, il complesso intervento, primo nel genere all’ospedale dell’Aquila, effettuato al reparto di Chirurgia maxillo-facciale, diretto dal professor Filippo Giovannetti, in collaborazione con la chirurgia maxillo-facciale del Policlinico Umberto I di Roma, guidata dal professor Valentino Valentini. Dopo l’intervento, effettuato nei giorni scorsi al San Salvatore, il paziente ha avuto un decorso post-operatorio senza complicanze ed è stato dimesso; ora seguirà un programma di controlli clinici spalmato nel tempo. «Dopo l’asportazione del tumore», informano dall’Asl, «si è proceduto alla ricostruzione funzionale e morfologica della lingua e del pavimento orale attraverso il prelievo microvascolare di un lembo di tessuto dalla coscia del paziente, successivamente reinnestato attraverso tecnica microchirurgica. Questa avanzata procedura consente di preservare al massimo le funzioni essenziali del linguaggio, della deglutizione e della masticazione, migliorando in modo significativo la qualità di vita del paziente nel post-operatorio. Il delicato intervento è stato reso possibile dalla stretta collaborazione tra l’équipe della chirurgia maxillo-facciale del San Salvatore, composta dal professor Giovannetti, dal dottor Ettore Lupi e dalle dottoresse Flavia Maesa e Federica Ferri e quella della chirurgia maxillo-facciale del Policlinico romano, di cui facevano parte i professori Valentino Valentini e Andrea Battisti e il dottor Marco Della Monaca. Determinante, per il successo dell’operazione, l’elevata professionalità dell’équipe anestesiologica composta dalla dottoressa Emilia Barattelli e dalla dottoressa Roberta Papola nonché del personale infermieristico di sala operatoria e del reparto di chirurgia maxillo-facciale».

