PESCARA. Ciak, si gira. E il titolo del film è Riccardo Tonin atto secondo. Perché l’attaccante del Pescara arrivato negli ultimi giorni di mercato nell’estate del 2024 dalla Juve Stabia, è stato in fretta e furia reinserito nelle rotazioni dal tecnico Giorgio Gorgone. Vuoi per il nuovo modulo con due punte effettive, vuoi perché Gorgone Tonin lo voleva già lo scorso anno in maglia Lucchese. E, scherzi del destino, proprio contro i toscani nello scorso campionato Tonin si sbloccò con un calcio di rigore procurato e poi realizzato da Merola e un altro penalty che si è sempre procurato, ma che anche trasformato. E il Tonin atto secondo, almeno all’inizio, è simile al Tonin dello scorso anno. E l’augurio è che il finale di stagione ricalchi quello di maggio e giugno 2025 con Silvio Baldini. Ed in effetti all’inizio dello scorso campionato l’attaccante faticò e non poco a trovare spazio fino a quella partita di Lucca. Piano piano, si è inserito bene nella squadra, ma il vero Tonin è stato visto e apprezzato nei play off.

Il gol con il Catania all’Adriatico-Cornacchia ha regalato la semifinale, a Cerignola addirittura doppietta prima del rigore calciato bene sotto la traversa nella sfida decisiva con la Ternana. Quel mese finale rimarrà sempre impresso nella mente e nel suo cuore, ma anche in quello dei tifosi biancazzurri. Che spesso si sono chiesti il perché di questo inizio di campionato senza mai vedere l’ex Foggia. Semplicemente scelta tecnica dell’ex Vivarini che per caratteristiche preferiva altri calciatori. Ora con Gorgone Tonin potrà scaricare in campo la sua energia e tutta la sua voglia di riscatto. Tonin e Meazzi, due percorsi simili fino a giugno dello scorso anno, completamente differenti in serie B. Perché anche Meazzi, dopo tante difficoltà, si era preso il Pescara solo nella parte finale di stagione. A differenza di Tonin, in B le sue opportunità le ha avute.

Tonin e il 3-5-2. L’occasione per Riccardo Tonin è di quelle che non si possono far scappare perché Gorgone ha in mente di utilizzarlo in quello che è il suo ruolo naturale. Seconda punta che svaria alle spalle di Di Nardo, pronto ad attaccare la profondità non appena capiterà l’occasione. Per Tonin è l’occasione per dimostrare che in B ci può stare e allo stadio Ceravolo non è escluso che parta titolare. Di sicuro darà il suo contributo nell’arco dei 90’. Tonin, da buon alpino (è iscritto alla sezione di Brogliano), di sicuro darà il 100% e non si farà scappare l’occasione per rilanciarsi nel grande calcio.

Tonin e …il Covid. Anche perché, nonostante gli anni passati, la rabbia per quella partita di Coppa Italia del febbraio 2020 tra la Juventus e il suo Milan difficilmente passa. Tra infortuni e turnover quella sera sarebbe toccato proprio al classe 2001 biancazzurro. All’improvviso le restrizioni causa Covid imposero lo stop e Riccardo Tonin restò con il cerino in mano e il sogno chiuso nel cassetto. E una partita giocata in quel palcoscenico, con la maglia del Milan poteva cambiare la carriera.

Tonin e i play off. Dal sogno Coppa Italia con il Milan al suo miglior periodo in maglia biancazzurra. I play off impreziositi con quattro perle che hanno contribuito alla promozione in B. Catania, gara difficilissima e che i siciliani avevano sbloccato il risultato all’Adriatico-Cornacchia. Meazzi in contropiede ispira e serve il buon Riccardo che fa saltare di gioia tutta la curva. A Cerignola una doppietta per blindare il passaggio del turno, in finale il rigore che ha aperto la serie contro Vannucchi e la Ternana. Ora la nuova chance, da sfruttare senza se e senza ma. E l’alpino Riccardo è pronto a dare una mano al suo Pescara. Un po’ come ha fatto l’amico Meazzi che nei play off scorsi era il gemello di Tonin e che in questa prima parte di stagione ha dato continuità alle sue prestazioni.

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