«Lo giuro»: il grido dei 442 marescialli a Collemaggio

Migliaia di persone alla cerimonia della Guardia di Finanza Il generale Capolupo: «Non tutti i cittadini sono evasori»

L’AQUILA. Hanno gridato «Lo giuro» davanti alla basilica di Collemaggio che ha fatto da sfondo alla loro giornata di festa (nelle foto di Raniero Pizzi). Così, i 442 allievi marescialli dell’86° Corso «Berane II» hanno promesso di essere fedeli alla Repubblica.

Il solenne evento – che per la prima volta dopo 23 anni dall’insediamento della Scuola nel capoluogo abruzzese si è tenuto in un’area della città aperta al pubblico – ha visto la presenza del comandante generale della Finanza, generale di corpo d’armata Saverio Capolupo e del generale ispettore per gli istituti di istruzione, generale di corpo d’armata Giorgio Toschi, nonché di numerose personalità civili, militari e religiose. Testimoni del traguardo raggiunto dai giovani allievi sono stati oltre cinquemila familiari dei giurandi che, provenienti da ogni parte d’Italia, hanno pacificamente invaso il piazzale della basilica. Tantissimi anche gli aquilani che si sono voluti unire alla festa delle Fiamme gialle. Sul prato del piazzale, oltre alla bandiera d’Istituto, uno schieramento di circa 800 Fiamme gialle, tra cui una rappresentanza della banda musicale della Finanza, ha fatto da cornice a questa prima tappa della carriera dei giovani finanzieri. Ospite d’onore, il caporal maggiore dell’Esercito Andrea Adorno (medaglia d’oro al valor militare per l’attività prestata in Afghanistan).

La manifestazione ha avuto quale momento centrale e di forte impatto emotivo la lettura della formula del giuramento da parte del comandante della Scuola, il generale di brigata Michele Carbone, cui ha fatto seguito la tradizionale alzata di mano verso il cielo da parte degli allievi marescialli che, coralmente, hanno fatto sentire forte il loro «Lo giuro», intonando poi l’inno di Mameli. Alcuni dei finanzieri schierati, per il caldo e l’emozione, hanno accusato lievi malori, prontamente soccorsi.

Il generale Carbone ha sottolineato come la decisione di far svolgere la cerimonia in una location particolare, iniziativa subito accolta favorevolmente dal sindaco Massimo Cialente, rappresenta, a pochi giorni dal sesto anniversario del sisma, un ulteriore tassello di quell’indissolubile connubio esistente tra l’Istituto e la città e al tempo stesso costituisce un importante segnale di rinascita per il tessuto sociale del territorio.

Il generale Capolupo, sollecitato su alcuni temi d’attualità, ha evidenziato che «il fenomeno evasione esiste e si sta combattendo con grossa intensità ed efficienza, però ogni tanto ricordiamoci anche di coloro che lavorano onestamente. Non è vero che tutti i cittadini di questo Paese sono degli evasori».