Malati 10 operai su 14 E a Sulmona i rifiuti non si raccolgono più
Da mesi i lavoratori lamentano mancati pagamenti L’assessore Goti: quanto sta accadendo mi amareggia
SULMONA. Cartacce, rifiuti ed erbacce lungo le strade. Si presenta così la città da un paio di giorni. Motivo? Dieci ex lavoratori socialmente utili (Lsu) su 14 sono in malattia. Si tratta di personale addetto al mantenimento del decoro. Un’epidemia che ha il sapore della rivolta – visto che il Comune è in debito con i lavoratori – ma che sta creando parecchi problemi. Basta fare un giro lungo piazza Garibaldi per vedere i cestini stracolmi di rifiuti, con cartacce e scatole della pizza gettate a terra. Lasciando l’anello e passeggiando sul plateatico, invece, bisogna fare la gimcana fra bicchieri di carta (resti di precedenti iniziative) e immondizia di ogni genere. «E nei giorni di mercato è ancora peggio», avvertono i residenti.
L’emergenza sporcizia in città è diventata ancor più urgente negli ultimi giorni, con gli ex Lsu che sono in malattia. I ragazzi, che sono iscritti nelle liste di mobilità dopo aver perso il lavoro che sono stati chiamati a fare dal Comune, aspettano da tempo l’erogazione della tredicesima e il pagamento della restante paga di marzo. Per questo i sindacati sono tornati a proclamare lo stato di agitazione dei lavoratori, che venerdì saranno ricevuti nuovamente dal prefetto dell’Aquila per risolvere una volta per tutte la situazione.
I problemi sono iniziati dall’anno scorso, da quando gli ex Lsu avevano chiesto un’integrazione oraria sulle ore di mobilità per avere almeno un rimborso spese, che è arrivato dopo diverse proteste e riunioni in Comune. Nei mesi scorsi i lavoratori hanno dovuto aspettare per più di tre mesi di essere pagati per il lavoro che svolgono dall’estate.
«Se fosse arrivato l’affidamento diretto del servizio al Cogesa tutto questo non sarebbe accaduto» spiega Damiano Verrocchi, segretario provinciale Fp Cgil «e invece ogni volta siamo alle perse con ritardi e problemi».
L’ultima proroga del contratto scadrà a fine mese, come conferma l’assessore ai Servizi, Stefano Goti. «Mi spiace per quanto accaduto» interviene deluso «non voglio incolpare nessuno e per questo vorrò parlare con i ragazzi per capire cosa sta succedendo. I pagamenti non li gestiamo noi, ma gli uffici del Comune. Devo capire se ci sono i margini per un ulteriore rinnovo dei contratti che la legge che ci consente. Sono amareggiato per quanto successo e non me lo spiego. Capisco che probabilmente questo non è per loro un lavoro qualificante, però gli assegni della mobilità li percepiscono».
Federica Pantano
©RIPRODUZIONE RISERVATA