MAMMA CERVA MUORE COI CERBIATTI MAI NATI

Non si stava certamente specchiando nella fonte cristallina della favola di Esopo. Non c’erano leoni alle sue spalle, l’altra notte, lungo la statale 17, in agro di Barisciano, come da rapporto dei carabinieri. Quando la cerva è finita sotto le ruote di un’auto pirata – i militari, intervenuti con una «gazzella», ma non di quelle della savana, hanno trovato sul posto la carcassa dell’animale ma non l’investitore, fuggito subito dopo l’impatto – cercava un cespuglio il più nascosto possibile. Lì, dopo averli portati dentro per 260 lunghi giorni, li avrebbe amorevolmente deposti dopo averli dati alla luce. Due insieme, cosa rara per questi animali almeno a sentire gli etologi. E invece la frenata e poi lo schianto hanno inghiottito mamma cerva e i suoi due piccoli.

Nulla sappiamo, dai rapporti ufficiali, dello spavento del misterioso investitore, che dev’essere stato notevole, né delle sue condizioni di salute. Né di come sia ridotta la sua macchina. La strada è pericolosa sia per l’uomo sia per l’animale, volendo abbozzare una morale. E se il cervo della favola si salvò grazie alla rapidità delle vituperate zampette, la cerva di Barisciano non ce l’ha fatta. Il leone predatore stavolta ha preso le sembianze di un animale a motore.

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