Map scadenti, Ragone rimane ai domiciliari

30 Aprile 2013

Il Riesame ha bocciato l’istanza di libertà provvisoria per il maresciallo Ma i giudici gli hanno dissequestrato i conti, una villa e l’automobile

L’AQUILA. Il tribunale del Riesame ha parzialmente accolto il ricorso presentato dal maresciallo Rocco Ragone finito ai domiciliari nell’ambito di un’inchiesta sulla cattiva realizzazione di alcuni Map. Il militare, in particolare, è indagato nella sua veste di ex componente della task-force che vigilava sulla costruzione dei moduli abitativi provvisori, per aver permesso la realizzazione dei manufatti con materiali scadenti senza seguire le principali regole della sicurezza. I reati a suo carico sono molto pesanti. Infatti, sia pure in concorso con altri sospettati, gli si attribuiscono accuse gravi quali il falso, il peculato, la truffa e l’estorsione. Ieri, dunque, il tribunale, valutando il ricorso presentato dall’avvocato Amedeo Ciuffetelli, ha respinto la richiesta di libertà provvisoria. Tuttavia ci sono stati dei risultati positivi anche per la difesa visto che sono stati dissequestrati i conti, una villa e la macchina del sospettato. Secondo Ciuffetelli si è dimostrato almeno che risulta caduta l’accusa per la quale egli, sulla scorta di guadagni non leciti, avesse un tenore di vita troppo elevato per il suo stipendio.

Non si esclude, comunque, che ci possa essere anche un ricorso in Cassazione per ottenere una risposta diversa da quella del Riesame aquilano. I Map, realizzati a Cansatessa, Arischia, San Vittorino e Tempera, sono stati evacuati dal Comune in ossequio all’ordinanza del giudice per le indagini preliminari, in quanto ritenuti pericolanti. Una decisione inevitabile ma che non è andata giù agli assegnatari i quali hanno protestato vivamente in quanto obbligati all’ennesimo trasloco dopo che si erano ambientati.

Nell’indagine sono coinvolte anche altre persone sia pure con imputazioni minori rispetto al maresciallo. Si tratta di Luigi Giammarino, Maria Savini, Mauro Rinvenuto, Alvaro Tollis, Massimo Di Bartolomeo, Nicola Gioscia.

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