L'AQUILA

Massacrato di botte in piazza, presi i tre aguzzini

Arrestati dai carabinieri a Sassa, Paganica e Assergi dopo due mesi e mezzo di indagini. Il giudice: premeditazione, crudeltà ed estrema violenza con tirapugni

L'AQUILA. Lo hanno massacrato di botte in piazza con premeditazione, crudeltà ed estrema violenza facendo ricorso anche ad armi improprie del tipo “tirapugni”. Sono le motivazioni con le quali il giudice delle indagini preliminari ha firmato l'ordine di custodia di tre giovani individuati come i resposnabili dell'aggressione del 21 maggio in piazza Regina Margherita.

Dopo quasi due mesi e mezzo di indagini, doordinate dalla Procura, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di L’Aquila, sono riusciti a dare volto e nome ai tre grazie anche alle immagini delle videocamere e alle testimonianze e questa mattina sono andati a prelevarli a Sassa, Paganica e Assergi per portarli in carcere.

 Il giovane aggredito aveva riportato gravi lesioni e fatto ricorso alle cure del Pronto soccorso dell’ospedale “San Salvatore” dove gli era stata diagnosticata la frattura pluriframmentaria della parete inferiore dell’orbita destra, la frattura pluriframmentaria della parete mediana dell’orbita destra e contusioni multiple, ferite varie sul corpo, con diagnosi di 40 giorni. Le lesioni subite sono in fase di guarigione.

Nell’ordinanza  è stata riconosciuta, tra l’altro, la gravità dei fatti, nocche l’attualità delle ipotesi di reato e la pericolosità dei soggetti indagati.