Mercato di piazza d’Armi una partenza sprint poi il calo

Uno dei problemi che sta frenando l’afflusso delle persone è legato alla viabilità della zona Gli ambulanti stanno pensando a bus navetta dai piani Case con biglietti a loro carico

L'AQUILA. Dopo una partenza sprint, il tracollo. Il mercato di piazza d'Armi, inaugurato il 13 giugno, fatica a guadagnare terreno. Poche presenze, soprattutto infrasettimanali, e scarsi incassi. Gli 80 ambulanti che hanno scelto di ricollocarsi nell'immediata periferia, in uno spazio che ricalca l'area di piazza Duomo, storica e centralissima piazza aquilana, sono delusi. Gli affari non vanno: il mercato risulta ancora poco servito dai mezzi pubblici e difficilmente raggiungibile. Anche il nodo della viabilità, con un piano rivoluzionario illustrato appena qualche giorno fa dall'assessore alle opere pubbliche Alfredo Moroni non è stato ancora sciolto: i lavori per la realizzazione della rotatoria di Santanza, propedeutici al ripristino del doppio senso di marcia su viale Corrado IV, via Beato Cesidio e via Ugo Piccinini, hanno subìto un improvviso stop. «Stiamo valutando una serie di iniziative per incrementare le presenze nel mercato di piazza d'Armi» annuncia Alberto Capretti, presidente provinciale della Fiva-Confcommercio. «A luglio abbiamo registrato un calo evidente di clientela, soprattutto per il settore frutta e verdura. Il mercato fa fatica a prendere piede ed è poco frequentato da anziani e casalinghe, che a piazza Duomo rappresentavano la clientela più consistente». I banchi presenti a piazza d'Armi coprono tutte le tabelle merceologiche. Ma la varietà dei prodotti offerti, abbigliamento, calzature, casalinghi, frutta e verdura, da sola non basta. La Fiva-Confcommercio è in trattative con l'Ama per avviare un collegamento con bus-navetta, dai quartieri Case fino al mercato. Il servizio dovrebbe partire entro l'estate, con una promozione che prevede il rimborso del biglietto da parte degli ambulanti, per la clientela che farà acquisti. «Mancano servizi adeguati», sottolinea Capretti, «è questo il problema principale. Prima del terremoto la posizione strategica del mercato, nel cuore del centro storico, agevolava la fruizione e, di conseguenza, le vendite. Lo spostamento dei banchi di vendita a piazza d'Armi richiede un incremento del trasporto pubblico urbano e una migliore viabilità in tutta la zona. Ci auguriamo che i lavori di sistemazione e allargamento di viale Corrado IV si concludano prima dell'inverno».

Intanto, gli ambulanti hanno chiesto al Comune un potenziamento delle linee Ama. «A breve», annuncia Capretti, «partirà un servizio di bus-navetta che ogni giorno collegherà il mercato di piazza d'Armi con uno dei quartieri periferici del progetto Case. La difficoltà maggiore a raggiungere il mercato è per gli anziani, che non sono automuniti». Il 23 luglio il Comune ha emanato il bando per l'affidamento della gestione del bar interno al mercato di piazza d'Armi: l'area potrebbe diventare un luogo di ritrovo e socializzazione, sul modello di piazza Duomo.

Monica Pelliccione

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