Minacce e insulti a sfondo razziale al 15enne arrestato per la violenza 

Promesse di vendetta sui social alla vigilia del primo interrogatorio nell’istituto penale per i minori Allo studente di un istituto superiore della città vengono contestati quattro episodi dello stesso tipo

L’AQUILA. Insulti a sfondo razziale. Minacce. Inviti al suicidio. Auspici che possa ricevere «lo stesso trattamento». Una vera e propria ondata di violenza verbale e di giustizia sommaria si sta riversando, in queste ore, sui social, da parte di commentatori (con tanto di nomi e cognomi) della vicenda giudiziaria che vede un giovane di 15 anni, studente in un istituto superiore, sospettato di violenza sessuale nei confronti di una 13enne. Un fatto avvenuto lo scorso 6 novembre nella zona dei portici di San Bernardino, tradizionale ritrovo degli adolescenti aquilani.
I VELENI
La vigilia dell’interrogatorio di garanzia – al quale il giovane sarà sottoposto stamani nell’istituto penale di Casal del Marmo (Roma), dove si trova rinchiuso su ordine del gip del tribunale per i minorenni che lo ritiene responsabile non soltanto di questo, ma anche di altri episodi di aggressioni sessuali – è stata caratterizzata da una valanga di insulti, molti dei quali non riferibili, ma certamente già all’attenzione degli investigatori. «Prestatelo un’oretta ai genitori e lo rimettono a nuovo». «Orrore, in galera a vita». «Spero che in carcere questo delinquente riceva lo stesso trattamento». «Una corda robusta l’unica pena decente». Sotto pressione, in un clima di grande tensione, anche i gruppi di amici delle persone coinvolte nella vicenda, che hanno preso posizioni diverse a seconda della conoscenza del presunto responsabile o della presunta vittima. E in mezzo a questi giovani ci sono alcune ragazze che hanno deciso di raccontare casi analoghi di asserite violenze sessuali subite, ad opera dello stesso sospettato, soltanto in una fase successiva rispetto ai fatti di San Bernardino. Un elemento, questo, che ha spinto la Procura per i minorenni a chiedere una misura restrittiva della libertà personale del 15enne, che oggi risponderà alle domande dei magistrati sui quattro episodi che gli vengono contestati.
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