Minaccia l’ex con la pistola

Giovane arrestato per atti persecutori e resistenza.

CELANO. Si presenta di notte a casa della sua ex con una pistola per costringerla a tornare con lui, ma lei si ribella e chiama i carabinieri. I protagonisti della vicenda sono un macedone di 24 anni, B.D., residente a Celano, e una ragazza di origini polacche. Il giovane è stato arrestato dopo un inseguimento per le vie della città.
Ora è accusato di atti persecutori e violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

L’INCURSIONE. Il giovane si è presentato a notte fonda davanti alla porta di casa della sua ex fidanzata. In pugno aveva una pistola (che poi si è scoperto essere una scacciacani) che sembrava autentica. Ad aprire la porta al macedone proprio lei, una ragazza polacca con cui il giovane era stato fidanzato.

LE MINACCE. Scopo del giovane era quello di riprendere una relazione sentimentale da tempo interrotta. Già in precedenza, anche con l’invio di sms, la ragazza aveva subito le pressioni dell’innamorato. Lei però non ha ceduto, ma di fronte alla pistola è fuggita riuscendo a prendere il cellulare e a chiamare i carabinieri della stazione di Celano. Conoscendo i precedenti, i militari sono intervenuti dopo pochi minuti.

LA FUGA. Non appena ha visto i militari che arrivavano, il giovane dall’abitazione della ragazza si è dato alla fuga. I carabinieri però lo hanno riconosciuto e inseguito. Per sfuggire alla cattura il ragazzo ha però opposto resistenza, si è divincolato e ha avuto una colluttazione con il brigadiere che tentava di immobilizzarlo.
Il fuggiasco ha però avuto la meglio e si è dileguata lungo le strade del centro cittadino. Durante la fuga il giovane ha gettato la pistola di cui era in possesso, che poi è stata recuperata e sequestrata dai militari.

LA CATTURA. L’inseguimento e le ricerche sono andate avanti anche con l’intervento di altri carabinieri arrivati dalle caserme della zona, mobilitate sotto il comando del capitano Michele Borrelli. Le ricerche si sono concentrate anche in alcune abitazioni della zona. Alla fine, il giovane di 24 anni è stato trovato nella casa di altri due connazionali.
E’ stato accompagnato in caserma e poi arrestato per essere rinchiuso nel carcere dell’Aquila a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Guido Cocco.

LE ACCUSE. L’arrestato dovrà rispondere di atti persecutori nei confronti della ragazza polacca e di resistenza a pubblico ufficiale, nei confronti del carabiniere intervenuto per tentare di fermarlo. Il macedone, insieme ai due connazionali, sono stati trovati senza permesso di soggiorno. Sono stati quindi denunciati per il reato di clandestinità recentemente introdotto dal pacchetto sicurezza del governo. Nelle prossime ore, nel corso dell’udienza di convalida, il macedone sarà ascoltato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano di fronte al quale dovrà tentare di chiarire la sua posizione.