Montanari: gli imprudenti sono un rischio per tutti

25 Gennaio 2013

Il comandante della polizia locale: «Non scarichiamo sempre le colpe su chi vigila l’osservanza del codice della strada è una questione di senso civico»

AVEZZANO. Il comandante della Polizia locale di Avezzano, Luca Montanari, risponde alle nostre domande sulla sicurezza stradale, anche alla luce dei recenti incidenti mortali.

1)

«In Provincia vi sono ottime competenze in materia di circolazione e sicurezza stradale.Dopo 25 anni di attività nel settore dell’infortunistica stradale un pensiero mi corre l'obbligo di esprimere: quando succedono disgrazie su strada si tende sempre a dare la colpa alle forze di polizia che non farebbero sufficienti controlli o agli enti che non realizzerebbero opere pubbliche. I guard-rail sono importanti, ma neppure possiamo pensare che siano installati ovunque. La coincidenza vuole, tra l'altro, che proprio questa notte sia morto un mio caro conoscente mentre tornava da Roma. A causa della forte velocità ha perso il controllo della sua auto e si è schiantato da solo contro il guard-rail».

2)

«Le statistiche dimostrano che le cinture di sicurezza salvano la vita e non il contrario. Se ragioniamo così, allora, anche le portiere dell'auto possono diventare un pericolo perché impossibili da aprire se si finisce nell'acqua o nel fango».

3)

«L'illuminazione pubblica non è la regola, ma l'eccezione. Il codice della strada, infatti, non obbliga gli enti ad illuminare le strade, ma obbliga gli utenti della strada ad avere i fanali sempre efficienti e ad accenderli tutte le volte che si viaggia su strade non illuminate, ovviamente sempre moderando la velocità. Non si può pensare di "militarizzare" le strade per far rispettare le regole, con un poliziotto ad ogni incrocio 24 ore su 24».

4)

«Direi che quando si guida la prima cosa che si mette in gioco non è il veicolo, ma la vita propria e quella degli altri. Un momento di disattenzione o di euforia può portarci a condotte di guida insensate e a far del male a se stessi o a qualcun altro è un attimo. Un veicolo si può anche riacquistare, ma una vita no».

5)

«Gli enti sono continuamente impegnati a garantire sicurezza, realizzando opere pubbliche, mentre le forze dell'ordine non abbassano mai la guardia. Eventi spiacevoli sono sempre accaduti e sempre accadranno, di nuovi e in luoghi ogni giorno diversi, e non si può pensare di attribuirne la responsabilità agli enti o alle forze dell'ordine perché lì, in quel momento, non hanno fatto nulla per impedirlo».

6)

«Nel 2012 abbiamo controllato 432 persone con l'etilometro, ritirando 63 patenti. Insieme alle altre sanzioni relative alle norme di comportamento - circa 10.000 - si dimostra che in circolazione vi sono tantissime persone fortemente irresponsabili, che compiono pericolosissime violazioni con una facilità disarmante, senza minimamente pensare che in quel modo si pongono verso la collettività come dei potenziali assassini».

7)

«Penso che il nuovo metodo di impostare i test sia abbastanza efficace. Ogni anno solo la polizia locale registra decine di infrazioni commesse da neo-patentati nei mesi appena successivi al conseguimento della patente, a volte anche nella prima settimana. L'osservanza del codice della strada è principalmente una questione di senso civico; tuttavia, per accrescerne il rispetto da parte di chi manca di educazione, sarebbe sufficiente rendere "certe" le sanzioni».

8)

«Dopo l'introduzione della raccolta differenziata dei rifiuti con sistema "porta a porta" è stata istituita una apposita squadra di agenti di polizia locale, che munita di apposite telecamere realizza filmati per sanzionare chi inquina».

Valeria Borrelli,

Sara Gualtieri, Alice Nardantonio, Alessia Mammarella,

Lorenza Mammarella

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