una storia di disperazione

Monti cacciato dalla casa di riposo

L’uomo è tornato a dormire in auto e chiede l’elemosina

AVEZZANO. Gli erano stati promessi un lavoro e un posto dove stare, fino a quando non si fosse riuscito a sistemare autonomamente. Ma dalla sua auto parcheggiata ora è finito a chiedere l’elemosina.

Giovanni Monti, l’uomo di Avezzano, che ha perso il lavoro e la casa e che ha chiesto aiuto al sindaco Gianni Di Pangrazio e al vescovo Pietro Santoro per avere almeno un lavoro, è tornato a vivere in auto.

L’altra sera ha atteso l’arrivo degli spettatori di un concerto al Teatro dei Marsi e ha chiesto aiuto, piangendo e spiegando la sua storia. Monti è stato ospitato dal Comune, per due mesi, in una casa per anziani ma poi è stato «dispensato perché il suo soggiorno costava troppo».

«Mi hanno preso solo in giro», commenta, «non è vero che mi avrebbero trovato un lavoro. E da due mesi sono tornato a dormire nella mia auto. Sono disperato, chiedo aiuto a chiunque possa darmelo». (m.t.)

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