Morta col collo fratturato, medici indagati

Sono i due responsabili del reparto dove l’87enne è stata ricoverata. Oggi l’autopsia disposta dal magistrato

SULMONA. Ci sono due indagati nella morte sospetta della 87enne E.B., avvenuta sabato scorso nel reparto di Medicina dell’ospedale di Sulmona. Si tratta dei medici G.S. e F.R., che il sostituto Aura Scarsella ha messo sotto inchiesta in quanto responsabili della divisione medica nei giorni in cui la donna è stata ricoverata.

«Si tratta di un provvedimento dovuto», hanno tenuto a precisare dal terzo piano del palazzo di giustizia di piazza Capograssi.

L’accusa per i due medici è di omicidio colposo.

Nel frattempo la Procura ha fissato per questa mattina alle 11 l’autopsia affidata all’anatomopatologo Ildo Polidoro. L’esame servirà a fare luce sulle cause del decesso e soprattutto se la frattura della base del collo, riscontrata sulla donna, sia da collegare al tragico epilogo del caso.  La donna sarebbe rimasta incastrata con la testa tra le barre laterali di protezione del letto prima di venire soccorsa dal personale medico e infermieristico in servizio in quel momento nel reparto. L’ipotesi investigativa è che proprio durante i momenti concitati dei soccorsi la donna possa aver riportato la frattura del collo.

Tutto ha avuto inizio mercoledì sera nell’ospedale di Sulmona, quando l’anziana è stata ricoverata nel reparto di Urologia (per mancanza di posti letto) per acetosi metabolica, un consistente calo dei valori glicemici. La terapia ha fatto il suo effetto e giovedì sera la donna era già in condizioni migliori, parlando e scherzando con la figlia e consumando tranquillamente la cena in ospedale. Dall’Urologia l’87enne è stata poi trasferita nel reparto di Medicina.

«Ho chiesto al personale in servizio se dovevo restare per la notte», ha precisato la figlia nella sua deposizione ai carabinieri, «ma mi è stato risposto che non era necessario perché mia madre stava bene».

La notte tra giovedì e venerdì, però, è accaduto qualcosa. Il venerdì l’anziana dorme dalle 9 alle 19 ed è in uno stato di semicoscienza. Alla figlia viene detto dal personale che la donna la notte è stata molto agitata e le è stato somministrato un calmante. L’altra anziana ricoverata nella stessa stanza, però, avverte la figlia della 87enne che la donna nella notte sarebbe rimasta incastrata nelle sbarre del letto e almeno quattro infermieri sarebbero intervenuti per soccorrerla. La donna presenta lividi sul corpo. La figlia si rivolge al medico del reparto e alle 18 di venerdì 12 agosto la 87enne viene sottoposta all’esame della Tac. Il risultato rivela che ha la base del collo spezzata di netto. Sabato la morte.

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