Muffa nella casa Ater appena ristrutturata

11 Febbraio 2016

Monticchio, coppia con problemi di salute chiede un altro alloggio, ma non riesce ad avere il nulla osta

L’AQUILA. Una casa appena ristrutturata dopo i danni dal terremoto e già invasa dalla muffa (nelle foto). La famiglia che la abita, composta da persone con problemi di salute gravi e certificati, prova a risistemarla a spese proprie, ma il problema si ripresenta. E per chiedere un altro alloggio serve un nulla osta, che non arriva.

Accade alle case Ater di Monticchio, dove una famiglia sta lottando contro il muro di gomma della burocrazia. Dopo aver fatto presente la situazione di condensa e muffa (successiva alla ristrutturazione post-sisma), tale da rendere irrespirabile l’aria e invivibili i locali, l’Ater ha risposto che bastava pulire a fondo con la candeggina. Un sopralluogo Asl, invece, evidenzia uno stato di manutenzione insufficiente. Risollecitata l’Ater, è spuntato fuori un alloggio alternativo, più piccolo e con gli stessi problemi. Infatti manca il cappotto esterno dell’immobile. La famiglia ha tirato fuori mille euro per provvedere direttamente alla manutenzione, cifra da scomputare sui canoni. Ma il problema resta. L’assegnataria dell’alloggio vorrebbe rinunciare all’appartamento per chiedere al Comune una sistemazione nel Progetto Case, ma non riesce a ottenere dall’Ater una comunicazione di indisponibilità di altri alloggi, necessaria affinché le si possa assegnare alloggio comunale. La famiglia ha dato mandato all’avvocato Mary Corsi, che sta seguendo il caso. La vicenda si trascina da oltre un anno. La donna è invalida al 100% e il marito è affetto da Sla. Chissà se, insieme, riusciranno ad avere la forza per abbattere il muro dell’indifferenza.(e.n.)

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